Il testo indaga le modalità attraverso cui Mario Ridolfi affronta il tema dell’accesso e quello dell’affaccio sul paesaggio urbano in due palazzine costruite a Roma tra il 1934 e il 1936. Il distributivo che conduce dagli ingressi alle zone di rappresentanza delle singole unità abitative, fino alle logge e alle balconate proiettate sulla città, così come il sistema degli androni di accesso ai due edifici sembrano comporsi come una sequenza di luoghi-soglia, una successione di passaggi luminosi e di pause ombrose, di stanze allagate dal dilagare della luce e di corti introverse e protette rispetto al mondo esterno.

Mario Ridolfi. Paesaggi domestici

MARZO, MAURO CRISTINA
2010-01-01

Abstract

Il testo indaga le modalità attraverso cui Mario Ridolfi affronta il tema dell’accesso e quello dell’affaccio sul paesaggio urbano in due palazzine costruite a Roma tra il 1934 e il 1936. Il distributivo che conduce dagli ingressi alle zone di rappresentanza delle singole unità abitative, fino alle logge e alle balconate proiettate sulla città, così come il sistema degli androni di accesso ai due edifici sembrano comporsi come una sequenza di luoghi-soglia, una successione di passaggi luminosi e di pause ombrose, di stanze allagate dal dilagare della luce e di corti introverse e protette rispetto al mondo esterno.
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