La stereotomia è la scienza del taglio dei solidi. Usa grafici geometrici per la determinazione completa della forma e delle dimensioni dei conci che costituiscono archi, volte o cupole. Non solo quindi il generico taglio di conci in pietra, di origine assai antica, ma l’insieme di procedure geometriche coerenti e ripetibili, atte a progettare, costruire e rappresentare interi edifici o parti di essi. Tra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Settecento i molti trattati di stereotomia pubblicati , principalmente in Francia, compongono la piattaforma logica e definiscono le basi teoriche per la codificazione mongiana della geometria descrittiva. Un corso lento e non univoco, a volte caratterizzato da repentine fughe in avanti e ritorni nell’alveo della tradizione, che ha senz’altro avuto come obiettivo l’edificazione di manufatti architettonici ma anche quello di raccogliere e ordinare i risultati ottenuti nei coevi studi di geometria. Questo capitolo ha il compito di illustrare i metodi adottati dai trattatisti di quel periodo, mettendone in luce le caratteristiche, le differenze e il loro progressivo consolidamento.

Stereotomia della pietra. Metodi e applicazioni tra la metà del Cinquecento e la metà del Settecento

TREVISAN, CAMILLO
2009-01-01

Abstract

La stereotomia è la scienza del taglio dei solidi. Usa grafici geometrici per la determinazione completa della forma e delle dimensioni dei conci che costituiscono archi, volte o cupole. Non solo quindi il generico taglio di conci in pietra, di origine assai antica, ma l’insieme di procedure geometriche coerenti e ripetibili, atte a progettare, costruire e rappresentare interi edifici o parti di essi. Tra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Settecento i molti trattati di stereotomia pubblicati , principalmente in Francia, compongono la piattaforma logica e definiscono le basi teoriche per la codificazione mongiana della geometria descrittiva. Un corso lento e non univoco, a volte caratterizzato da repentine fughe in avanti e ritorni nell’alveo della tradizione, che ha senz’altro avuto come obiettivo l’edificazione di manufatti architettonici ma anche quello di raccogliere e ordinare i risultati ottenuti nei coevi studi di geometria. Questo capitolo ha il compito di illustrare i metodi adottati dai trattatisti di quel periodo, mettendone in luce le caratteristiche, le differenze e il loro progressivo consolidamento.
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