Il corso ha guidato l’interesse degli studenti su alcune questioni ritenute fondamentali per la costruzione di una cultura disciplinare, vale a dire «raggiungere la capacità, da parte di ciascun studente, di saper analizzare la forma, la dimensione, la composizione, la natura fisica degli spazi e delle relazioni che tra essi intercorrono.» Tra gli obiettivi di questa esperienza didattica vi era quello di dimostrare che la forma è il risultato di un lungo e faticoso processo e non di una felice intuizione iniziale, l’idea. La docenza si è posta come sponda per verifiche collettive e aperte, lasciando allo studente la responsabilità e libertà di cercare riferimenti, interpretarli, metabolizzarli, abbandonarli. I vincoli entro cui gli studenti si sono cimentati sono tipologici e funzionali (abitazione a corte monofamiliare) e costruttivi (mattone portante e a vista). Il dimensionamento, la distribuzione, la scelta dei sistemi statici, l’uso delle geometrie, le opzioni costruttive, sono stati alcuni dei sistemi generatori del progetto; dalla attenta composizione di questi sistemi – a volte tra loro antagonisti – ne è derivata la forma finale. La componente autodidattica, nella formazione di un architetto, è molto alta: «L’architettura non si insegna, ma si impara».

Studi per una casa a corte

GIANI, ESTHER
2013-01-01

Abstract

Il corso ha guidato l’interesse degli studenti su alcune questioni ritenute fondamentali per la costruzione di una cultura disciplinare, vale a dire «raggiungere la capacità, da parte di ciascun studente, di saper analizzare la forma, la dimensione, la composizione, la natura fisica degli spazi e delle relazioni che tra essi intercorrono.» Tra gli obiettivi di questa esperienza didattica vi era quello di dimostrare che la forma è il risultato di un lungo e faticoso processo e non di una felice intuizione iniziale, l’idea. La docenza si è posta come sponda per verifiche collettive e aperte, lasciando allo studente la responsabilità e libertà di cercare riferimenti, interpretarli, metabolizzarli, abbandonarli. I vincoli entro cui gli studenti si sono cimentati sono tipologici e funzionali (abitazione a corte monofamiliare) e costruttivi (mattone portante e a vista). Il dimensionamento, la distribuzione, la scelta dei sistemi statici, l’uso delle geometrie, le opzioni costruttive, sono stati alcuni dei sistemi generatori del progetto; dalla attenta composizione di questi sistemi – a volte tra loro antagonisti – ne è derivata la forma finale. La componente autodidattica, nella formazione di un architetto, è molto alta: «L’architettura non si insegna, ma si impara».
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