Il saggio – introducendo il tema delle trascrizioni nel ciclo dei dibattiti “idee per la rappresentazione”– specifica la nozione di “trascrizione” da quella di “traduzione”, partendo dall'uso del termine che ne faceva l'estetica informazionale sviluppata negli anni Cinquanta e che detterà il vocabolario semiotico delle neoavanguardie degli anni Sessanta. Ne conseguiva un approccio dogmaticamente linguistico al tema della scrittura nelle forme d'arte, un approccio che forse ha pesato negativamente sugli sviluppi teorici in architettura; a questo proposito il saggio mette in relazione le tre forme più generali di scrittura – fonematica, morfematica e sintagmatica – a tre tendenze generali caratterizzanti tre stagioni della didattica dell’architettura in Italia dagli anni Settanta fino ad oggi, quando s'impongono all'attenzione le forme di scrittura logografica usate come strumento di progettazione. Ne emerge la necessità di dover riformulare complessivamente i rapporti tra immagine e scrittura negli studi sulla rappresentazione architettonica su basi più adeguate a dar conto della dimensione intersemiotica e metasemiotica del fenomeno

Quando è trascrizione

GAY, FABRIZIO
2011-01-01

Abstract

Il saggio – introducendo il tema delle trascrizioni nel ciclo dei dibattiti “idee per la rappresentazione”– specifica la nozione di “trascrizione” da quella di “traduzione”, partendo dall'uso del termine che ne faceva l'estetica informazionale sviluppata negli anni Cinquanta e che detterà il vocabolario semiotico delle neoavanguardie degli anni Sessanta. Ne conseguiva un approccio dogmaticamente linguistico al tema della scrittura nelle forme d'arte, un approccio che forse ha pesato negativamente sugli sviluppi teorici in architettura; a questo proposito il saggio mette in relazione le tre forme più generali di scrittura – fonematica, morfematica e sintagmatica – a tre tendenze generali caratterizzanti tre stagioni della didattica dell’architettura in Italia dagli anni Settanta fino ad oggi, quando s'impongono all'attenzione le forme di scrittura logografica usate come strumento di progettazione. Ne emerge la necessità di dover riformulare complessivamente i rapporti tra immagine e scrittura negli studi sulla rappresentazione architettonica su basi più adeguate a dar conto della dimensione intersemiotica e metasemiotica del fenomeno
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