Saggio introduttivo al volume “Ibridazioni” che raccoglie molti contributi sul tema del Disegno inteso come tecnica euristica nell'ideazione progettuale tanto da farne una disciplina che sembrava poter evolvere in vera e propria “genetica degli artefatti”. Il tema era affrontato attraverso quello delle “ibridazioni” perché esplicita l'ipotesi che l’atto del progettare consapevolmente un artefatto equivalga a simularne il possibile riconoscimento e uso da parte di un utente ideale. L’ibridazione vi era intesa come una tecnica progettuale che chiama direttamente in causa le categorie, le astrazioni e generalizzazioni con le quali una cultura riconosce e classifica gli oggetti; è dunque il pretesto che richiama l’architetto e il designer alla responsabilità e alla consapevolezza degli effetti di senso dei loro prodotti. Specificamente il saggio segue l'evoluzione di alcuni argomenti “naturalistici” nel dibattito sui rapporti tra le arti in Europa tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del secolo scorso, nel tentativo di raccoglierne alcune fila. Per un confronto tra il testo del saggio e la curatela del dibattito sul tema proposto si veda la pagina curata dall'autore in preparazione del seminario di studi “ibridazioni” si veda la pagina web che istruiva l'iniziativa al seguente indirizzo:  http://www.iuav.it/Facolta/facolt--di2/NEWS1/eventi-del/Ibridazion/index.htm#comunicato

Disegno e Progetto: destino di una genetica degli artefatti

GAY, FABRIZIO
2009-01-01

Abstract

Saggio introduttivo al volume “Ibridazioni” che raccoglie molti contributi sul tema del Disegno inteso come tecnica euristica nell'ideazione progettuale tanto da farne una disciplina che sembrava poter evolvere in vera e propria “genetica degli artefatti”. Il tema era affrontato attraverso quello delle “ibridazioni” perché esplicita l'ipotesi che l’atto del progettare consapevolmente un artefatto equivalga a simularne il possibile riconoscimento e uso da parte di un utente ideale. L’ibridazione vi era intesa come una tecnica progettuale che chiama direttamente in causa le categorie, le astrazioni e generalizzazioni con le quali una cultura riconosce e classifica gli oggetti; è dunque il pretesto che richiama l’architetto e il designer alla responsabilità e alla consapevolezza degli effetti di senso dei loro prodotti. Specificamente il saggio segue l'evoluzione di alcuni argomenti “naturalistici” nel dibattito sui rapporti tra le arti in Europa tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del secolo scorso, nel tentativo di raccoglierne alcune fila. Per un confronto tra il testo del saggio e la curatela del dibattito sul tema proposto si veda la pagina curata dall'autore in preparazione del seminario di studi “ibridazioni” si veda la pagina web che istruiva l'iniziativa al seguente indirizzo:  http://www.iuav.it/Facolta/facolt--di2/NEWS1/eventi-del/Ibridazion/index.htm#comunicato
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