Le risorse umane sono viste come il principale fattore di sviluppo sostenibile, infatti mentre “sviluppo” era sinonimo di accumulazione di beni prodotti, il pensiero recente ha enfatizzato l’importanza delle risorse umane e naturali nei processi economici e di sviluppo territoriale. Gli investimenti per educazione, formazione e salute diventano così determinanti per la crescita delle ricchezze presenti e future. Ugualmente, la rivalutazione delle risorse naturali e l’aumento della qualità della vita assumono un’importanza paragonabile agli investimenti in capitale fisico. Da questo deriva una lettura dello sviluppo della popolazione articolata: i molti, i nuovi ed i connessi. “I molti” sono l’esito della rivoluzione demografica in atto, delle prospettive di incremento qualitativo della popolazione, della sua diversificazione culturale, delle prospettive di densificazione, delle strategie di cambiamento morfologico e tipologico della città, delle regole di modernizzazione in relazione alle nuove culture. “I nuovi” sono quei gruppi sociali ed economici capaci di sviluppare nuovi prodotti e servizi e sfruttare le opportunità e scelte etiche legate alle nuove frontiere delle biotecnologie. “I connessi” sono definiti dalla loro capacità di approccio alle tecnologie di comunicazione, di cogliere le nuove opportunità ed interdipendenze nelle relazioni sociali ed economiche, di recepire la velocità dei cambiamenti e dei problemi indotti dal rapido trasferimento di conoscenze ed informazioni.

Risorse umane e infrastrutture

LONGHI, GIUSEPPE DAVIDE
2009-01-01

Abstract

Le risorse umane sono viste come il principale fattore di sviluppo sostenibile, infatti mentre “sviluppo” era sinonimo di accumulazione di beni prodotti, il pensiero recente ha enfatizzato l’importanza delle risorse umane e naturali nei processi economici e di sviluppo territoriale. Gli investimenti per educazione, formazione e salute diventano così determinanti per la crescita delle ricchezze presenti e future. Ugualmente, la rivalutazione delle risorse naturali e l’aumento della qualità della vita assumono un’importanza paragonabile agli investimenti in capitale fisico. Da questo deriva una lettura dello sviluppo della popolazione articolata: i molti, i nuovi ed i connessi. “I molti” sono l’esito della rivoluzione demografica in atto, delle prospettive di incremento qualitativo della popolazione, della sua diversificazione culturale, delle prospettive di densificazione, delle strategie di cambiamento morfologico e tipologico della città, delle regole di modernizzazione in relazione alle nuove culture. “I nuovi” sono quei gruppi sociali ed economici capaci di sviluppare nuovi prodotti e servizi e sfruttare le opportunità e scelte etiche legate alle nuove frontiere delle biotecnologie. “I connessi” sono definiti dalla loro capacità di approccio alle tecnologie di comunicazione, di cogliere le nuove opportunità ed interdipendenze nelle relazioni sociali ed economiche, di recepire la velocità dei cambiamenti e dei problemi indotti dal rapido trasferimento di conoscenze ed informazioni.
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