La presenza di un sistema di infrastrutture (autostrade, metropolitane, linee ferroviarie, vie d’acqua, etc.) connota in modo peculiare porzioni rilevanti di territorio, introduce condizioni di complessità per quanto riguarda i rapporti tra gli elementi del sistema e i paesaggi attraversati, tuttavia non sempre il progetto riesce a colmare il divario tra le soluzioni dell’ingegneria e la qualità dello spazio architettonico-urbano, a “costruire luoghi” in cui l’esigenza di unire punti tra loro distanti non produca cesure e frammenti. Lo spazio della mobilità è tendenzialmente indifferente alla natura e alla stratificazione del contesto, concepito spesso come elemento rigidamente monofunzionale che non integra differenti usi e attività, come soluzione esclusivamente tecnica estranea ai caratteri formali della spazialità urbana, quasi mai progettata con la finalità di riqualificare il paesaggio che attraversa e di valorizzarne l’identità. È nel momento in cui le soluzioni tecniche e morfologiche concepiscono il sistema infrastrutturale non come elemento isolato, estraneo o sovrapposto al territorio, ma come elemento del processo di costruzione-riqualificazione del contesto che è possibile avviare processi di infrastrutturazione del paesaggio, quando nel sistema complesso delle relazioni tra infrastruttura e territorio il progetto prende in considerazione non soltanto la “linearità” in quanto segno stratigrafico, ma reinterpreta anche gli elementi puntuali e gli spazi intermedi che la caratterizzano. A connotare l’identità e la configurazione della linea sono oggetti ricorrenti ed elementi riconoscibili appartenenti ai luoghi attraversati (poli urbani, centri storici, stazioni, insediamenti residenziali ecc.), zone di rispetto o aree residuali in cui coesistono e si integrano emergenze e normalità ambientali, esistente e nuovo, naturale e artificiale, e rimandi trasversali rispetto alla direttrice che costituiscono potenziali elementi di ricucitura con il territorio limitrofo. Il carattere di “linearità” se correlato alla nozione di infra-strutturazione del paesaggio porta a presupporre una capacità di connettere e riconoscere alcuni fatti identificativi e distintivi del contesto attraversato, in grado di definire una forte specificità del tracciato, risultato di interventi diversi nell’ambito di una strategia unica di rilettura del territorio. Il tema dell’infra-strutturazione del paesaggio viene declinato prendendo in esame alcune esperienze già realizzate o in corso di progettazione, scelte in relazione alla loro emblematicità e specificità di contesto, in ambiti lineari che, pur dovendosi confrontare con problemi legati alla dismissione e/o a esigenze di riorganizzazione funzionale, risultano essere luoghi fortemente stratificati e caratterizzati da una rilevante valenza identitaria, o che intersecano situazioni e contesti assai diversi in cui è necessario far convivere soluzioni tecnico-costruttive con singolarità storico e/o morfologiche, o ancora manufatti che esprimono e rappresentano essi stessi (anche attraverso le scelte architettoniche) i contesti attraversati valorizzandone il paesaggio.

Infra-strutturare il paesaggio. Dal recupero di manufatti dismessi alla progettazione di nuove infrastrutture lineari

GIOVINAZZI, ORIANA
2011-01-01

Abstract

La presenza di un sistema di infrastrutture (autostrade, metropolitane, linee ferroviarie, vie d’acqua, etc.) connota in modo peculiare porzioni rilevanti di territorio, introduce condizioni di complessità per quanto riguarda i rapporti tra gli elementi del sistema e i paesaggi attraversati, tuttavia non sempre il progetto riesce a colmare il divario tra le soluzioni dell’ingegneria e la qualità dello spazio architettonico-urbano, a “costruire luoghi” in cui l’esigenza di unire punti tra loro distanti non produca cesure e frammenti. Lo spazio della mobilità è tendenzialmente indifferente alla natura e alla stratificazione del contesto, concepito spesso come elemento rigidamente monofunzionale che non integra differenti usi e attività, come soluzione esclusivamente tecnica estranea ai caratteri formali della spazialità urbana, quasi mai progettata con la finalità di riqualificare il paesaggio che attraversa e di valorizzarne l’identità. È nel momento in cui le soluzioni tecniche e morfologiche concepiscono il sistema infrastrutturale non come elemento isolato, estraneo o sovrapposto al territorio, ma come elemento del processo di costruzione-riqualificazione del contesto che è possibile avviare processi di infrastrutturazione del paesaggio, quando nel sistema complesso delle relazioni tra infrastruttura e territorio il progetto prende in considerazione non soltanto la “linearità” in quanto segno stratigrafico, ma reinterpreta anche gli elementi puntuali e gli spazi intermedi che la caratterizzano. A connotare l’identità e la configurazione della linea sono oggetti ricorrenti ed elementi riconoscibili appartenenti ai luoghi attraversati (poli urbani, centri storici, stazioni, insediamenti residenziali ecc.), zone di rispetto o aree residuali in cui coesistono e si integrano emergenze e normalità ambientali, esistente e nuovo, naturale e artificiale, e rimandi trasversali rispetto alla direttrice che costituiscono potenziali elementi di ricucitura con il territorio limitrofo. Il carattere di “linearità” se correlato alla nozione di infra-strutturazione del paesaggio porta a presupporre una capacità di connettere e riconoscere alcuni fatti identificativi e distintivi del contesto attraversato, in grado di definire una forte specificità del tracciato, risultato di interventi diversi nell’ambito di una strategia unica di rilettura del territorio. Il tema dell’infra-strutturazione del paesaggio viene declinato prendendo in esame alcune esperienze già realizzate o in corso di progettazione, scelte in relazione alla loro emblematicità e specificità di contesto, in ambiti lineari che, pur dovendosi confrontare con problemi legati alla dismissione e/o a esigenze di riorganizzazione funzionale, risultano essere luoghi fortemente stratificati e caratterizzati da una rilevante valenza identitaria, o che intersecano situazioni e contesti assai diversi in cui è necessario far convivere soluzioni tecnico-costruttive con singolarità storico e/o morfologiche, o ancora manufatti che esprimono e rappresentano essi stessi (anche attraverso le scelte architettoniche) i contesti attraversati valorizzandone il paesaggio.
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