Il contributo è inserito in un numero monografico dedicato alla storia della grafica italiana, curato da Maddalena Dalla Mura e Carlo Vinti, che si prefigge di allargare i confini della storiografia ripartendo dalle ricerche condotte sulle fonti, dal moltiplicare le prospettive di indagine, dalla necessità di dare risposte a nuove questioni. Partendo dalla considerazione che la comprensione della storia della grafica non può prescindere dallo studio delle fonti originali, l'articolo fa il punto sugli archivi italiani dedicati a conservare e valorizzare i materiali riguardanti la comunicazione visiva andando a segnalare le maggiori realtà esistenti – fisiche e digitali – e a registrare, in un paese di frequente poco attento alle testimonianze storiche, una maggiore attenzione ad accogliere e sistematizzare la memoria della comunicazione visiva per effetto della combinazione fra una più consapevole volontà di storicizzazione del design grafico, le possibilità di condivisione di documenti offerti da Internet e dal web, le richieste provenienti da una formazione universitaria dedicata e il non trascurabile meccanismo di valorizzazione economica avvenuto per taluni artefatti ormai centenari. La "mappatura" è anche l'occasione per riflettere su questioni aperte e prospettive. Queste vanno dall'elaborare una strategia nazionale per le acquisizioni che eviti ulteriori dispersioni al potenziamento dei "sistemi" a rete ora abbozzati, dallo sfruttare le tecnologie contemporanee per rendere accessibili, condivisi e quindi studiabili tali documenti all'affrontare il problema della conservazione dei supporti digitali – ormai utilizzati quasi esclusivamente come archivio di materiali non solo di progetto – fino alla necessità di passare dall’idea di “giacimento” a quella di archivio “vivo”, in modo da consentire indispensabili comparazioni e interpretazioni capaci di legare passato, presente e futuro.
La grafica italiana negli archivi / Italian Graphic Design in the Archives
BULEGATO, FIORELLA
2013-01-01
Abstract
Il contributo è inserito in un numero monografico dedicato alla storia della grafica italiana, curato da Maddalena Dalla Mura e Carlo Vinti, che si prefigge di allargare i confini della storiografia ripartendo dalle ricerche condotte sulle fonti, dal moltiplicare le prospettive di indagine, dalla necessità di dare risposte a nuove questioni. Partendo dalla considerazione che la comprensione della storia della grafica non può prescindere dallo studio delle fonti originali, l'articolo fa il punto sugli archivi italiani dedicati a conservare e valorizzare i materiali riguardanti la comunicazione visiva andando a segnalare le maggiori realtà esistenti – fisiche e digitali – e a registrare, in un paese di frequente poco attento alle testimonianze storiche, una maggiore attenzione ad accogliere e sistematizzare la memoria della comunicazione visiva per effetto della combinazione fra una più consapevole volontà di storicizzazione del design grafico, le possibilità di condivisione di documenti offerti da Internet e dal web, le richieste provenienti da una formazione universitaria dedicata e il non trascurabile meccanismo di valorizzazione economica avvenuto per taluni artefatti ormai centenari. La "mappatura" è anche l'occasione per riflettere su questioni aperte e prospettive. Queste vanno dall'elaborare una strategia nazionale per le acquisizioni che eviti ulteriori dispersioni al potenziamento dei "sistemi" a rete ora abbozzati, dallo sfruttare le tecnologie contemporanee per rendere accessibili, condivisi e quindi studiabili tali documenti all'affrontare il problema della conservazione dei supporti digitali – ormai utilizzati quasi esclusivamente come archivio di materiali non solo di progetto – fino alla necessità di passare dall’idea di “giacimento” a quella di archivio “vivo”, in modo da consentire indispensabili comparazioni e interpretazioni capaci di legare passato, presente e futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.