Partendo dal dibattito avvenuto in Italia negli anni cinquanta, il contributo ricostruisce le travagliate vicende della costituzione di percorsi formativi specifici posti diploma superiore per i designer, "nuova" professione ritenuta ormai necessaria per lo sviluppo delle attività delle imprese italiane, connotata però dall’integrazione fra tradizione del 'saper fare’, ovvero gli aspetti pratico-operativi, e un articolato corpus di saperi teorici provenienti da discipline diverse (artistiche, tecnico-scientifiche, economiche, sociali, umanistiche). Frutto di incerti apparati legislativi, a cavallo fra istituzione tecnica e artistica, in bilico fra organizzazione autonoma e inserimento nelle istituzioni universitarie esistenti, le differenti scelte operate sia in ambito pubblico sia privato – in particolare, i Corsi superiori di disegno industriale (Csdi) del decennio sessanta poi Istituti superiori per le industrie artistiche (Isia) e gli insegnamenti di Progettazione artistica per l'industria nelle Facoltà di architettura – risultano significative per capire la situazione attuale di una professione ancora alla ricerca del riconoscimento di una identità.

La formazione dei designer nell’Italia del secondo dopoguerra

BULEGATO, FIORELLA
2016-01-01

Abstract

Partendo dal dibattito avvenuto in Italia negli anni cinquanta, il contributo ricostruisce le travagliate vicende della costituzione di percorsi formativi specifici posti diploma superiore per i designer, "nuova" professione ritenuta ormai necessaria per lo sviluppo delle attività delle imprese italiane, connotata però dall’integrazione fra tradizione del 'saper fare’, ovvero gli aspetti pratico-operativi, e un articolato corpus di saperi teorici provenienti da discipline diverse (artistiche, tecnico-scientifiche, economiche, sociali, umanistiche). Frutto di incerti apparati legislativi, a cavallo fra istituzione tecnica e artistica, in bilico fra organizzazione autonoma e inserimento nelle istituzioni universitarie esistenti, le differenti scelte operate sia in ambito pubblico sia privato – in particolare, i Corsi superiori di disegno industriale (Csdi) del decennio sessanta poi Istituti superiori per le industrie artistiche (Isia) e gli insegnamenti di Progettazione artistica per l'industria nelle Facoltà di architettura – risultano significative per capire la situazione attuale di una professione ancora alla ricerca del riconoscimento di una identità.
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