Il testo introduce il volume"Rappresentare i confini" che intende approfondire lo stretto legame che intercorre tra le discipline della Rappresentazione e due parole- chiave, quella di patrimonio e quella di immaginario, entrambe declinate secondo una prospettiva comparativistica tra saperi e tecniche. Il tema del patrimonio infatti assume, per chi si occupa di un territorio al confine tra arte e scienza, come appunto la Rappresentazione, i contorni di uno sterminato bacino di risorse, materiali e immateriali: da un lato le testimonianze ‘fisiche’ che l’arte e l’architettura del passato (ma anche quelle prodotte dalla contemporaneità) ci hanno lasciato in eredità, quali ‘testimoni’ di antropologie da indagare e comprendere, nelle loro più intime micro-strutture semantiche e iconografi che; ma anche le ‘teorie’ ad esse connesse che squadernano una complessità altrettanto ricca di connessioni con i mondi astratti del pensiero e della prefi gurazione. Così architetture stereotomiche, prospettive architettoniche e trattatistica scientifi ca trovano un loro comune orizzonte di senso, intrecciandosi alla nozione di immaginario, intesa come forma di esperienza dell’opera, in termini sia tradizionali che innovativi, grazie alle nuove tecnologie di comunicazione e fruizione. Le varie discipline che convergono verso l’individuazione di questo comune esperanto interpretativo narreranno, nel volume, storie di interpretazione critica su ‘oggetti di confi ne’, caratterizzati da un alto tasso espressivo e scientifi co, invitandoci a riflettere sul nostro passato e a immaginare il nostro futuro

Introduzione. Rappresentare i confini

DE ROSA, AGOSTINO
2016-01-01

Abstract

Il testo introduce il volume"Rappresentare i confini" che intende approfondire lo stretto legame che intercorre tra le discipline della Rappresentazione e due parole- chiave, quella di patrimonio e quella di immaginario, entrambe declinate secondo una prospettiva comparativistica tra saperi e tecniche. Il tema del patrimonio infatti assume, per chi si occupa di un territorio al confine tra arte e scienza, come appunto la Rappresentazione, i contorni di uno sterminato bacino di risorse, materiali e immateriali: da un lato le testimonianze ‘fisiche’ che l’arte e l’architettura del passato (ma anche quelle prodotte dalla contemporaneità) ci hanno lasciato in eredità, quali ‘testimoni’ di antropologie da indagare e comprendere, nelle loro più intime micro-strutture semantiche e iconografi che; ma anche le ‘teorie’ ad esse connesse che squadernano una complessità altrettanto ricca di connessioni con i mondi astratti del pensiero e della prefi gurazione. Così architetture stereotomiche, prospettive architettoniche e trattatistica scientifi ca trovano un loro comune orizzonte di senso, intrecciandosi alla nozione di immaginario, intesa come forma di esperienza dell’opera, in termini sia tradizionali che innovativi, grazie alle nuove tecnologie di comunicazione e fruizione. Le varie discipline che convergono verso l’individuazione di questo comune esperanto interpretativo narreranno, nel volume, storie di interpretazione critica su ‘oggetti di confi ne’, caratterizzati da un alto tasso espressivo e scientifi co, invitandoci a riflettere sul nostro passato e a immaginare il nostro futuro
2016
978-88-575-3776-4
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