“Ricognizioni di Frontiera: opere di Le Corbusier” è il titolo del progetto scientifico selezionato per le attività espositive Iuav “Le Frontiere dell’Architettura”, da cui la mostra Sconfinamenti. Le esperienze pittoriche di Le Corbusier acquistano un ulteriore significato oggi, se consideriamo l’abnorme sviluppo della rappresentazione digitale e la perdita di contatto, soprattutto tra le ultime generazioni, con l’espressione grafica. Proprio questa ostinata evocazione delle forme attraverso l’immersione in una pratica artistica, sembra essere una lezione che arriva dai bordi estremi della disciplina, da un fronte dimenticato, attraverso la sconfinata produzione del protagonista assoluto dell’architettura del Novecento. La produzione grafica, pittorica e plastica di Le Corbusier è parte integrante della sua esperienza di progettista; poter guardare da vicino queste opere rappresenta una occasione di conoscenza preziosa per gli studenti innanzitutto, ma per chiunque abbia interesse per Le Corbusier o anche solo per l’Architettura. I temi compositivi che il maestro svizzero sviluppa attraverso queste opere, ripropongono figurazioni e combinazioni compositive che molti sapranno riconoscere come presenti nelle sue architetture. Ma anche al di là delle finalità sperimentali, certamente presenti nel suo lavoro pittorico, sorprende la qualità intrinseca della sua produzione; la tecnicità dei collages e della stessa pittura è quella propria di un artista visivo. Soltanto il tempo e il conseguente distacco critico, hanno permesso di riconoscere a questo aspetto della sua produzione un ruolo e una qualità non marginale, del tutto autonomo seppur strettamente connesso con la sua esperienza progettuale.

Sconfinamenti : opere di Le Corbusier allo IUAV di Venezia

Giani, Esther
;
2017-01-01

Abstract

“Ricognizioni di Frontiera: opere di Le Corbusier” è il titolo del progetto scientifico selezionato per le attività espositive Iuav “Le Frontiere dell’Architettura”, da cui la mostra Sconfinamenti. Le esperienze pittoriche di Le Corbusier acquistano un ulteriore significato oggi, se consideriamo l’abnorme sviluppo della rappresentazione digitale e la perdita di contatto, soprattutto tra le ultime generazioni, con l’espressione grafica. Proprio questa ostinata evocazione delle forme attraverso l’immersione in una pratica artistica, sembra essere una lezione che arriva dai bordi estremi della disciplina, da un fronte dimenticato, attraverso la sconfinata produzione del protagonista assoluto dell’architettura del Novecento. La produzione grafica, pittorica e plastica di Le Corbusier è parte integrante della sua esperienza di progettista; poter guardare da vicino queste opere rappresenta una occasione di conoscenza preziosa per gli studenti innanzitutto, ma per chiunque abbia interesse per Le Corbusier o anche solo per l’Architettura. I temi compositivi che il maestro svizzero sviluppa attraverso queste opere, ripropongono figurazioni e combinazioni compositive che molti sapranno riconoscere come presenti nelle sue architetture. Ma anche al di là delle finalità sperimentali, certamente presenti nel suo lavoro pittorico, sorprende la qualità intrinseca della sua produzione; la tecnicità dei collages e della stessa pittura è quella propria di un artista visivo. Soltanto il tempo e il conseguente distacco critico, hanno permesso di riconoscere a questo aspetto della sua produzione un ruolo e una qualità non marginale, del tutto autonomo seppur strettamente connesso con la sua esperienza progettuale.
2017
9788884350404
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/269592
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