Raccontano che il filosofo Eraclito, per fuggire al fastidio provocato dal malgoverno che incombeva sulla sua città, impegnava il suo tempo giocando a dadi con i bambini. Così, i due giovani protagonisti – un ragazzo e una ragazza, allora come oggi demoralizzati dalla avvilente situazione politica – giocano con enigmi, indovinelli, rebus: provano a fare ‘il gioco degli dei’, prendendo spunto dai rinascimentali libri delle sorti, nella speranza di trovare una via d’uscita al loro scontento, una indicazione per vivere appieno, ovvero politicamente, la loro vita. Come nel Rinascimento è un serio ludere: seguendo il lancio dei dadi, vengono interrogate le divinità, da Crono a Atena. Ma alla domanda cruciale sulla scelta tra gli opposti – Apollo, dio della razionalità e della luce versus Dioniso, dio dell’ebbrezza e della sovversione – fa seguito un coro di risposte polifoniche da parte degli dei. Non una soluzione univoca, una verità assoluta, ma l’apertura alla molteplicità di possibilità, che conduce alla consapevolezza che il mondo, variegato di differenze, si rivela soltanto nella pluralità.

Figure del doppio: Apollo e Dioniso, azione teatrale

Monica Centanni;Daniela Sacco
2013-01-01

Abstract

Raccontano che il filosofo Eraclito, per fuggire al fastidio provocato dal malgoverno che incombeva sulla sua città, impegnava il suo tempo giocando a dadi con i bambini. Così, i due giovani protagonisti – un ragazzo e una ragazza, allora come oggi demoralizzati dalla avvilente situazione politica – giocano con enigmi, indovinelli, rebus: provano a fare ‘il gioco degli dei’, prendendo spunto dai rinascimentali libri delle sorti, nella speranza di trovare una via d’uscita al loro scontento, una indicazione per vivere appieno, ovvero politicamente, la loro vita. Come nel Rinascimento è un serio ludere: seguendo il lancio dei dadi, vengono interrogate le divinità, da Crono a Atena. Ma alla domanda cruciale sulla scelta tra gli opposti – Apollo, dio della razionalità e della luce versus Dioniso, dio dell’ebbrezza e della sovversione – fa seguito un coro di risposte polifoniche da parte degli dei. Non una soluzione univoca, una verità assoluta, ma l’apertura alla molteplicità di possibilità, che conduce alla consapevolezza che il mondo, variegato di differenze, si rivela soltanto nella pluralità.
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