La presente ricerca, svolta tra il 2010 e il 2011, ha avuto come oggetto la definizione di uno studio di fattibilità per la riqualificazione di un’area originariamente destinata, nella seconda metà del XIX secolo, a infrastrutture energetiche (ex officina per la produzione di gas e luce Giacomo Ermacora) e oggi utilizzata come sede di ASM, Azienda municipalizzata responsabile della gestione di un insieme di servizi di livello territoriale (distribuzione energia, energie rinnovabili, rifiuti, onoranze funebri). La ricostruzione delle principali trasformazioni nel settore nord della città e nell’isolato urbano, anche attraverso la comparazione dei diversi strumenti urbanistici generali e attuativi, ha permesso di identificare i principali elementi di potenzialità presenti nell’area e i fattori che potrebbero favorire un processo di rigenerazione sostenibile, come ad esempio i criteri di cogenerazione distribuita. Coerentemente con quanto prevede la metodologia dello studio di fattibilità, sono state approfondite due alternative progettuali, sviluppate come veri e propri scenari di trasformazione urbana (modelli “Borgo” e “Community”), volti a definire un appropriato mix funzionale di residenze, funzioni compatibili alla residenza e servizi locali a scala di quartiere. Le stesse funzioni, così come il profilo degli utenti potenziali, sono stati messi a punto attraverso un’analisi del mercato immobiliare locale tramite raccolta di un campione significativo delle fonti indirette e dirette. Entrambi gli scenari innestano i frammenti archeologici industriali preesistenti in un tessuto di relazioni funzionali e di spazi urbani che consentono agli stessi frammenti di essere parti integranti di un processo di rigenerazione urbana sostenibile. Le stesse alternative sono state infine valutate e comparate dal punto di vista della loro fattibilità tecnica, compatibilità ambientale, sostenibilità finanziaria, verifica procedurale, analisi di rischio e sensitività, fornendo al committente della ricerca uno strumento di valutazione delle diverse possibili strategie da intraprendere per una sostenibile valorizzazione dell’area, prima di avviare le fasi progettuali di ulteriore approfondimento (ad esempio di livello preliminare), in funzione della delocalizzazione dell’azienda dall’area oggetto di studio.

Indagini e proposte per la riqualificazione urbana dell’area ASM tra viale Marconi, via Alighieri, via Petrarca e viale Porta Adige a Rovigo. Studio di fattibilità

MASSARENTE, ALESSANDRO;L. Gabrielli;
2011-01-01

Abstract

La presente ricerca, svolta tra il 2010 e il 2011, ha avuto come oggetto la definizione di uno studio di fattibilità per la riqualificazione di un’area originariamente destinata, nella seconda metà del XIX secolo, a infrastrutture energetiche (ex officina per la produzione di gas e luce Giacomo Ermacora) e oggi utilizzata come sede di ASM, Azienda municipalizzata responsabile della gestione di un insieme di servizi di livello territoriale (distribuzione energia, energie rinnovabili, rifiuti, onoranze funebri). La ricostruzione delle principali trasformazioni nel settore nord della città e nell’isolato urbano, anche attraverso la comparazione dei diversi strumenti urbanistici generali e attuativi, ha permesso di identificare i principali elementi di potenzialità presenti nell’area e i fattori che potrebbero favorire un processo di rigenerazione sostenibile, come ad esempio i criteri di cogenerazione distribuita. Coerentemente con quanto prevede la metodologia dello studio di fattibilità, sono state approfondite due alternative progettuali, sviluppate come veri e propri scenari di trasformazione urbana (modelli “Borgo” e “Community”), volti a definire un appropriato mix funzionale di residenze, funzioni compatibili alla residenza e servizi locali a scala di quartiere. Le stesse funzioni, così come il profilo degli utenti potenziali, sono stati messi a punto attraverso un’analisi del mercato immobiliare locale tramite raccolta di un campione significativo delle fonti indirette e dirette. Entrambi gli scenari innestano i frammenti archeologici industriali preesistenti in un tessuto di relazioni funzionali e di spazi urbani che consentono agli stessi frammenti di essere parti integranti di un processo di rigenerazione urbana sostenibile. Le stesse alternative sono state infine valutate e comparate dal punto di vista della loro fattibilità tecnica, compatibilità ambientale, sostenibilità finanziaria, verifica procedurale, analisi di rischio e sensitività, fornendo al committente della ricerca uno strumento di valutazione delle diverse possibili strategie da intraprendere per una sostenibile valorizzazione dell’area, prima di avviare le fasi progettuali di ulteriore approfondimento (ad esempio di livello preliminare), in funzione della delocalizzazione dell’azienda dall’area oggetto di studio.
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