Lo studio ricerca vuole essere un contributo alla conoscenza architettonica e storico-artistica della celebre, antica abbazia cistercense veneta, singolare ed armonioso complesso romanico che domina le colline del trevigiano. Attraverso l’opera di un attento rilevamento architettonico, al fine di un restauro conservativo e l’ottenimento di materiale grafico finalizzato ad una pubblica esposizione, si sono potuti visualizzare i differenti interventi edili avvenuti nel corso dei secoli ed in particolare si è messa in evidenza l’arte dell’antico costruire che in fase avanzata di cantiere apportò preziosi decori, opere di scultura che si adeguavano ad un credo cristiano, attraverso icone e simbologia fantastiche tipiche della cultura altomedievale. Ogni colonna del celebre chiostro risulta unica per inventiva di decoro e per sapienza di realizzazione, basata quest’ultima sulla disciplina della geometria che fu applicata nel produrre basamenti, fusti e sovrastanti capitelli. Si impongono per originalità e bellezza le due colonne poste lateralmente all’accesso dello spazio aperto, poiché i fusti sono imitazione di tronchi d’alberi di palma orientali che dovevano rammentare ai religiosi ed ai visitatori i luoghi della Terra Santa. Altrettanto interessanti sono le coeve varianti decorative dei fusti e dei sovrastanti capitelli, posti come lunga teoria lapidea lungo i quattro lati porticati di deambulazione. Con altra atmosfera e differente stile si presenta al visitatore lo spazio del chiostro ed il solare perimetrale loggiato tardo rinascimentale eretto durante la commendaria abbaziale dei nobili ciprioti e vescovi di Nicosia e Famagosta, Livio e Ludovico Podacatharo nella prima metà del XVI secolo. Lo stile scelto da questi colti mecenati, per la realizzazione delle elegantissime colonnette, fu quello ionico, da loro preferito anche nella realizzazione di altri edifici di loro proprietà.

L'Abbazia di Santa Maria in Follina, vicende dal Romanico al Manierismo degli Abati commendatari Ludovico e Livio Podacatharo

LUCCHESE, VINCENZO
2011-01-01

Abstract

Lo studio ricerca vuole essere un contributo alla conoscenza architettonica e storico-artistica della celebre, antica abbazia cistercense veneta, singolare ed armonioso complesso romanico che domina le colline del trevigiano. Attraverso l’opera di un attento rilevamento architettonico, al fine di un restauro conservativo e l’ottenimento di materiale grafico finalizzato ad una pubblica esposizione, si sono potuti visualizzare i differenti interventi edili avvenuti nel corso dei secoli ed in particolare si è messa in evidenza l’arte dell’antico costruire che in fase avanzata di cantiere apportò preziosi decori, opere di scultura che si adeguavano ad un credo cristiano, attraverso icone e simbologia fantastiche tipiche della cultura altomedievale. Ogni colonna del celebre chiostro risulta unica per inventiva di decoro e per sapienza di realizzazione, basata quest’ultima sulla disciplina della geometria che fu applicata nel produrre basamenti, fusti e sovrastanti capitelli. Si impongono per originalità e bellezza le due colonne poste lateralmente all’accesso dello spazio aperto, poiché i fusti sono imitazione di tronchi d’alberi di palma orientali che dovevano rammentare ai religiosi ed ai visitatori i luoghi della Terra Santa. Altrettanto interessanti sono le coeve varianti decorative dei fusti e dei sovrastanti capitelli, posti come lunga teoria lapidea lungo i quattro lati porticati di deambulazione. Con altra atmosfera e differente stile si presenta al visitatore lo spazio del chiostro ed il solare perimetrale loggiato tardo rinascimentale eretto durante la commendaria abbaziale dei nobili ciprioti e vescovi di Nicosia e Famagosta, Livio e Ludovico Podacatharo nella prima metà del XVI secolo. Lo stile scelto da questi colti mecenati, per la realizzazione delle elegantissime colonnette, fu quello ionico, da loro preferito anche nella realizzazione di altri edifici di loro proprietà.
2011
9788879705400
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