Il volume contiene saggi che indagano su ogni aspetto della conservazione in Giappone, dalla legislazione sulla tutela alla teoria, per passare poi alla prassi, offrendo esempi di quanto realizzato nei campi del restauro conservativo e della conservazione propriamente detta di architetture, maggiori e minori, di paesaggi, di giardini e di centri urbani. I curatori del volume illustrano nel dettaglio i saggi ivi contenuti, sottolineando quali siano le differenze e quali le somiglianze tra le due culture della conservazione. La parte teorica dell’opera mette in evidenza soprattutto un aspetto a noi sconosciuto dell’approccio giapponese alla conservazione: quello della conservazione del patrimonio immateriale, che può essere, ad esempio, la capacità di creare una ceramica o quella di riparare un elemento ligneo, con una tecnica che ormai va scomparendo. I saggi sul restauro architettonico sottolineano particolarmente le sofisticate tecniche di intervento su edifici lignei, che costituiscono gran parte del patrimonio storico giapponese e la cui conservazione presenta difficoltà peculiari. Un capitolo speciale è quello che riguarda il restauro dei giardini storici, capace di ridare senso e vita a giardini sepolti da centinaia d’anni, mentre la conservazione del paesaggio storico include aspetti per noi sconosciuti: si conserva infatti non solo il paesaggio storico per la sua “bellezza”, ma anche una veduta o un brano paesistico che sono preziosi perché ritratti in un dipinto o narrati in una poesia. Questo aspetto “immateriale” della conservazione pare essere di speciale fascino e interesse e capace di offrire insegnamenti importanti. La conservazione urbana, trattata in cinque robusti saggi, offre esempi che riguardano non solo località note per i loro aspetti monumentali e storici, come Kyoto, ma anche la metropoli moderna per eccellenza, cioè Tokyo, di cui si scopre con stupore settori antichi che sono oggetto di particolare attenzione, proprio perché quasi sommersi dall’incessante e invadente sviluppo. Anche l’archeologia industriale, seppure di più recente introduzione, costituisce ormai una solida acquisizione della cultura giapponese e il volume descrive quali siano in questo campo le migliori realizzazioni effettuate.

Il restauro in Giappone: architetture, città, paesaggi

GIANIGHIAN, GIORGIO;DARIO PAOLUCCI, MATTEO
2010-01-01

Abstract

Il volume contiene saggi che indagano su ogni aspetto della conservazione in Giappone, dalla legislazione sulla tutela alla teoria, per passare poi alla prassi, offrendo esempi di quanto realizzato nei campi del restauro conservativo e della conservazione propriamente detta di architetture, maggiori e minori, di paesaggi, di giardini e di centri urbani. I curatori del volume illustrano nel dettaglio i saggi ivi contenuti, sottolineando quali siano le differenze e quali le somiglianze tra le due culture della conservazione. La parte teorica dell’opera mette in evidenza soprattutto un aspetto a noi sconosciuto dell’approccio giapponese alla conservazione: quello della conservazione del patrimonio immateriale, che può essere, ad esempio, la capacità di creare una ceramica o quella di riparare un elemento ligneo, con una tecnica che ormai va scomparendo. I saggi sul restauro architettonico sottolineano particolarmente le sofisticate tecniche di intervento su edifici lignei, che costituiscono gran parte del patrimonio storico giapponese e la cui conservazione presenta difficoltà peculiari. Un capitolo speciale è quello che riguarda il restauro dei giardini storici, capace di ridare senso e vita a giardini sepolti da centinaia d’anni, mentre la conservazione del paesaggio storico include aspetti per noi sconosciuti: si conserva infatti non solo il paesaggio storico per la sua “bellezza”, ma anche una veduta o un brano paesistico che sono preziosi perché ritratti in un dipinto o narrati in una poesia. Questo aspetto “immateriale” della conservazione pare essere di speciale fascino e interesse e capace di offrire insegnamenti importanti. La conservazione urbana, trattata in cinque robusti saggi, offre esempi che riguardano non solo località note per i loro aspetti monumentali e storici, come Kyoto, ma anche la metropoli moderna per eccellenza, cioè Tokyo, di cui si scopre con stupore settori antichi che sono oggetto di particolare attenzione, proprio perché quasi sommersi dall’incessante e invadente sviluppo. Anche l’archeologia industriale, seppure di più recente introduzione, costituisce ormai una solida acquisizione della cultura giapponese e il volume descrive quali siano in questo campo le migliori realizzazioni effettuate.
2010
9788860555281
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