Il saggio ricompone l'eccezionale percorso progettuale sviluppato dai BBPR, e in particolare da Lodovico B. di Belgiojoso, intorno al tema dell'elaborazione architettonica della memoria della deportazione: (1946) Monumento ai caduti nei campi di concentramento nazisti al Cimitero monumentale di Milano; (1965) Memoriale a Mauthausen–Gusen I; (1973) Museo-monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti al castello dei Pio a Carpi; (1979) Memoriale italiano nel campo di sterminio di Auschwitz; (1982) Memoriale in onore delle donne italiane cadute a Ravensbrück; (1988) Progetto di recupero dell’ex-campo di Fossoli come Museo nazionale a ricordo delle vittime dei campi di concentramento nazisti; (1996) Monumento ai deportati di Mauthausen nel Parco Nord di Milano in Sesto S. Giovanni. Il percorso analitico intreccia le vicende costruttive dei singoli memoriali con il percorso teorico elaborato dai BBPR ed in particolare da Rogers sul tema della memoria e da Lodovico Belgiojoso sull'"arte dell'esporre" così come con altre contemporanee ricerche italiane sul tema del progetto dei memoriali. In particolare viene evidenziata come il Memoriale di Auschwitz costituisca l'esito della lunga ricerca, essendo uno dei più significativi casi italiani di "synthèse des arts majeurs" in quanto esito della collaborazione tra architettura (Belgiojoso), pittura (Mario/Pupino Samonà), musica (Luigi Nono), Primo Levi e Nelo Risi (letteratura e storia).

Un costruttore della memoria europea

MAFFIOLETTI, SERENA
2013-01-01

Abstract

Il saggio ricompone l'eccezionale percorso progettuale sviluppato dai BBPR, e in particolare da Lodovico B. di Belgiojoso, intorno al tema dell'elaborazione architettonica della memoria della deportazione: (1946) Monumento ai caduti nei campi di concentramento nazisti al Cimitero monumentale di Milano; (1965) Memoriale a Mauthausen–Gusen I; (1973) Museo-monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti al castello dei Pio a Carpi; (1979) Memoriale italiano nel campo di sterminio di Auschwitz; (1982) Memoriale in onore delle donne italiane cadute a Ravensbrück; (1988) Progetto di recupero dell’ex-campo di Fossoli come Museo nazionale a ricordo delle vittime dei campi di concentramento nazisti; (1996) Monumento ai deportati di Mauthausen nel Parco Nord di Milano in Sesto S. Giovanni. Il percorso analitico intreccia le vicende costruttive dei singoli memoriali con il percorso teorico elaborato dai BBPR ed in particolare da Rogers sul tema della memoria e da Lodovico Belgiojoso sull'"arte dell'esporre" così come con altre contemporanee ricerche italiane sul tema del progetto dei memoriali. In particolare viene evidenziata come il Memoriale di Auschwitz costituisca l'esito della lunga ricerca, essendo uno dei più significativi casi italiani di "synthèse des arts majeurs" in quanto esito della collaborazione tra architettura (Belgiojoso), pittura (Mario/Pupino Samonà), musica (Luigi Nono), Primo Levi e Nelo Risi (letteratura e storia).
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