Nel suo fondamentale studio sugli anfiteatri, Mark Wilson Jones propone che l'architetto romano iniziasse la fase di progetto di un anfiteatro con uno schema provvisorio - basato sul triangolo rettangolo perfetto con proporzioni tra i lati 3:4:5 o sul semi triangolo equilatero -, ampliandolo o riducendolo per far sì che gli archi perimetrali raggiungessero la larghezza voluta. Questo studio, sulla scorta di accurati rilievi topografici del Colosseo e dell'Arena di Verona e di considerazioni sulla geometria e sulla forma delle ellissi e degli ovali, propone una semplificazione e una generalizzazione del dispositivo progettuale indicato da Wilson Jones e da varie altre fonti. La procedura qui proposta individua – sulla scorta di indispensabili rilievi topografici – due distinte fasi di elaborazione, separando il calcolo e il progetto (ovale a 4 centri, con la proposta di una semplificazione del calcolo del perimetro) dall’esecuzione (ellisse o, più verosimilmente, ovale a 8 centri). Le due fasi sono in tal modo coordinate tra loro – slegando, inoltre, la scelta delle dimensioni dell’arena da quelle della cavea – e sono pienamente compatibili con gli esempi studiati e, forse, anche con altri anfiteatri simili a questi.

Sullo schema geometrico costruttivo degli anfiteatri romani: gli esempi del Colosseo e dell’Arena di Verona.

TREVISAN, CAMILLO
2000-01-01

Abstract

Nel suo fondamentale studio sugli anfiteatri, Mark Wilson Jones propone che l'architetto romano iniziasse la fase di progetto di un anfiteatro con uno schema provvisorio - basato sul triangolo rettangolo perfetto con proporzioni tra i lati 3:4:5 o sul semi triangolo equilatero -, ampliandolo o riducendolo per far sì che gli archi perimetrali raggiungessero la larghezza voluta. Questo studio, sulla scorta di accurati rilievi topografici del Colosseo e dell'Arena di Verona e di considerazioni sulla geometria e sulla forma delle ellissi e degli ovali, propone una semplificazione e una generalizzazione del dispositivo progettuale indicato da Wilson Jones e da varie altre fonti. La procedura qui proposta individua – sulla scorta di indispensabili rilievi topografici – due distinte fasi di elaborazione, separando il calcolo e il progetto (ovale a 4 centri, con la proposta di una semplificazione del calcolo del perimetro) dall’esecuzione (ellisse o, più verosimilmente, ovale a 8 centri). Le due fasi sono in tal modo coordinate tra loro – slegando, inoltre, la scelta delle dimensioni dell’arena da quelle della cavea – e sono pienamente compatibili con gli esempi studiati e, forse, anche con altri anfiteatri simili a questi.
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