La mostra ha presentato gli esiti della Call for papers and proposals bandita all’inizio del 2012 dall’Unità di ricerca Iuav “Architetture e Archeologie dei Paesaggi della Produzione”. L’esposizione, correlata all’omonimo Convegno tenuto a Venezia il 18 e il 19 Ottobre 2012, ha posto l’attenzione sulla rigenerazione di luoghi e manufatti configurati da processi di produzione non più attivi, sottolineando caratteri e tensioni del progetto contemporaneo in rapporto alla sempre più diffusa richiesta di riuso e valorizzazione di un patrimonio culturale che interpreti le variabili e complesse identità dei luoghi. L’esposizione, come la Call si è articolata nelle due sezioni Progetti e Ricerche, ricomponendo descrizioni ed elaborati grafici dei sei progetti selezionati con brevi presentazioni video delle ricerche esposte nell’ambito del convegno di chiusura. In particolare la sezione Progetti, rivolta ad architetture realizzate negli ultimi 10 anni, o ancora in corso di realizzazione, ha presentato i progetti redatti dagli architetti Carlo Cappellotto, Andrea Oliva, Francesco Fulvi, Alessandro Bucci, PIA studio, Giovanni Fiamingo, rispettivamente per la Fabbrica Saccardo di Schio, le ex Officine Reggiane di Reggio Emilia, l’ex cementificio Marchino di Ghiare di Berceto (PR), la Cooperativa Ceramica di Imola (BO), le Saline di Sicciole di Portorose (Slovenia) e un antico baglio a Carlentini (CT). La sezione Ricerche, dedicata alle tematiche della progettazione architettonica e paesaggistica in rapporto al riqualificazione del patrimonio storico-culturale configurato da processi produttivi interrotti, ha esposto gli estratti delle ricerche presentate da Federico Curiel, Lorenzo Piacentino, Giulia Setti, Chiara Visentin, Emilio Corsaro e Silvia Medori, Maria Luna Nobile, Nicole Theresa Raab, rispettivamente incentrate su: la conversione produttiva dei polder olandesi, i vigneti di Arvier in Val d’Aosta, le officine OTE di Bergamo, i Paesaggi della Bonifica tra Emilia e Lombardia, i luoghi della dismissione dell’area medio Adriatica, i recinti industriali di Napoli e il territorio delle miniere d’oro di Johannesburg.

Architecture and archaeologies of the production landscapes

VANORE, MARGHERITA;
2012-01-01

Abstract

La mostra ha presentato gli esiti della Call for papers and proposals bandita all’inizio del 2012 dall’Unità di ricerca Iuav “Architetture e Archeologie dei Paesaggi della Produzione”. L’esposizione, correlata all’omonimo Convegno tenuto a Venezia il 18 e il 19 Ottobre 2012, ha posto l’attenzione sulla rigenerazione di luoghi e manufatti configurati da processi di produzione non più attivi, sottolineando caratteri e tensioni del progetto contemporaneo in rapporto alla sempre più diffusa richiesta di riuso e valorizzazione di un patrimonio culturale che interpreti le variabili e complesse identità dei luoghi. L’esposizione, come la Call si è articolata nelle due sezioni Progetti e Ricerche, ricomponendo descrizioni ed elaborati grafici dei sei progetti selezionati con brevi presentazioni video delle ricerche esposte nell’ambito del convegno di chiusura. In particolare la sezione Progetti, rivolta ad architetture realizzate negli ultimi 10 anni, o ancora in corso di realizzazione, ha presentato i progetti redatti dagli architetti Carlo Cappellotto, Andrea Oliva, Francesco Fulvi, Alessandro Bucci, PIA studio, Giovanni Fiamingo, rispettivamente per la Fabbrica Saccardo di Schio, le ex Officine Reggiane di Reggio Emilia, l’ex cementificio Marchino di Ghiare di Berceto (PR), la Cooperativa Ceramica di Imola (BO), le Saline di Sicciole di Portorose (Slovenia) e un antico baglio a Carlentini (CT). La sezione Ricerche, dedicata alle tematiche della progettazione architettonica e paesaggistica in rapporto al riqualificazione del patrimonio storico-culturale configurato da processi produttivi interrotti, ha esposto gli estratti delle ricerche presentate da Federico Curiel, Lorenzo Piacentino, Giulia Setti, Chiara Visentin, Emilio Corsaro e Silvia Medori, Maria Luna Nobile, Nicole Theresa Raab, rispettivamente incentrate su: la conversione produttiva dei polder olandesi, i vigneti di Arvier in Val d’Aosta, le officine OTE di Bergamo, i Paesaggi della Bonifica tra Emilia e Lombardia, i luoghi della dismissione dell’area medio Adriatica, i recinti industriali di Napoli e il territorio delle miniere d’oro di Johannesburg.
2012
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