La chiesa di S.Ireeo a Cesano-Milano rappresenta una piccola rivoluzone architettonica dello spazio cattolico, ripresa successivamente da olti progetti europei. L'edificio è pensato come una corona di luce costituita di spazi esterni che cingono lo spazio della celebrazione. Gli spazi esterni sono prodotti da due "materie architettoniche" l'edificio contestuale esterno che aderisce alle specificità dell'intorno e l'edificio funzionale interno, che alberga la liturgia. Tra le due materie si dispongono quattro luoghi perimetrati, con caratteristiche simboliche diverse: luce, acqua, terra e sole, ognuno escatologicamente connesso ad un significato cristiano. La liturgia, variabile negli anni, può scegliere la disposizione ottimale rispetto ad essi. Uno spazio in attesa del pronunciamento liturgico, che lo modifica significativamente senza sovrapposizioni linguistiche. Lo spazio è definito dall'architettura, l'rchitettura è deformata, periodicamente dalla liturgia.Non più un'architettura che commenta o rappresenta un momeno significativo, ma un'architettura che accoglie un momento carico di significato proprio

Nuove chiese, la genialità va in mostra.

GALANTINO, MAURO
1990-01-01

Abstract

La chiesa di S.Ireeo a Cesano-Milano rappresenta una piccola rivoluzone architettonica dello spazio cattolico, ripresa successivamente da olti progetti europei. L'edificio è pensato come una corona di luce costituita di spazi esterni che cingono lo spazio della celebrazione. Gli spazi esterni sono prodotti da due "materie architettoniche" l'edificio contestuale esterno che aderisce alle specificità dell'intorno e l'edificio funzionale interno, che alberga la liturgia. Tra le due materie si dispongono quattro luoghi perimetrati, con caratteristiche simboliche diverse: luce, acqua, terra e sole, ognuno escatologicamente connesso ad un significato cristiano. La liturgia, variabile negli anni, può scegliere la disposizione ottimale rispetto ad essi. Uno spazio in attesa del pronunciamento liturgico, che lo modifica significativamente senza sovrapposizioni linguistiche. Lo spazio è definito dall'architettura, l'rchitettura è deformata, periodicamente dalla liturgia.Non più un'architettura che commenta o rappresenta un momeno significativo, ma un'architettura che accoglie un momento carico di significato proprio
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/91718
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact