La postfazione individua alcuni dei possibili percorsi di lettura delle analisi multidisciplinari di progettisti, di storici dell'architettura e di urbanisti, e tentano di guidare il lettore alla comprensione del metodo di uno studioso che - allievo di Wittkower al Warburg Institute prima, mentore di Stirling e di Eisenman poi – indagava le ragioni formali del primo e dell’ultimo Le Corbusier attraverso Palladio, leggeva la città come un collage fatto di sfondi e figure e analizzava le architetture come testi in attesa di essere letti. La postfazione inoltre aveva il compito di colmare un tema solo tangenzialmente toccato dagli altri autori del libro: ovvero il ruolo dell’insegnamento di Colin Rowe in una rilettura complessiva della sua figura.
Postfazione
MARZO, MAURO CRISTINA
2010-01-01
Abstract
La postfazione individua alcuni dei possibili percorsi di lettura delle analisi multidisciplinari di progettisti, di storici dell'architettura e di urbanisti, e tentano di guidare il lettore alla comprensione del metodo di uno studioso che - allievo di Wittkower al Warburg Institute prima, mentore di Stirling e di Eisenman poi – indagava le ragioni formali del primo e dell’ultimo Le Corbusier attraverso Palladio, leggeva la città come un collage fatto di sfondi e figure e analizzava le architetture come testi in attesa di essere letti. La postfazione inoltre aveva il compito di colmare un tema solo tangenzialmente toccato dagli altri autori del libro: ovvero il ruolo dell’insegnamento di Colin Rowe in una rilettura complessiva della sua figura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.