Nel campo della comunicazione pubblica – in musei e mostre, luoghi pubblici, convention, eventi, sconfinando nelle performance – è ormai frequente imbattersi in ‘configurazioni digitali interattive’, intendendo con questo termine un insieme eterogeneo di suoni, immagini, luci, parole e testi generati o riprodotti mediante computer, con accorgimenti che consentono all’utente di interagire in modo diretto con la configurazione stessa. Il risultato complessivo è dunque frutto dell’interazione tra l’utente e la configurazione ed è strettamente legato alle ‘capacità’ dell’uno e dell’altra. È pertanto utile approfondire quali possano e debbano essere le ‘capacità’ essenziali delle configurazioni digitali, affinché possano meglio adattarsi e integrarsi con quelle umane.
Pareti Digitali
TREVISAN, CAMILLO
2011-01-01
Abstract
Nel campo della comunicazione pubblica – in musei e mostre, luoghi pubblici, convention, eventi, sconfinando nelle performance – è ormai frequente imbattersi in ‘configurazioni digitali interattive’, intendendo con questo termine un insieme eterogeneo di suoni, immagini, luci, parole e testi generati o riprodotti mediante computer, con accorgimenti che consentono all’utente di interagire in modo diretto con la configurazione stessa. Il risultato complessivo è dunque frutto dell’interazione tra l’utente e la configurazione ed è strettamente legato alle ‘capacità’ dell’uno e dell’altra. È pertanto utile approfondire quali possano e debbano essere le ‘capacità’ essenziali delle configurazioni digitali, affinché possano meglio adattarsi e integrarsi con quelle umane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.