Il desiderio di aprire e di guardare dentro, sotto la pelle sottile delle immagini e dei simulacri, di scoprire quella trama di rapporti essenziali ed esistenziali che li unisce a noi e li fa vivere, accomuna i diversi contributi che compongono l’indice di questo libro. Il saggio di Giuliana Bruno, “Fabrics of Motion: The Cultural Memory of Modernity”, scopre in una trama instabile di emozioni e ‘mozioni’ la materia dell’immagine della città contemporanea. Il pezzo di Enrico Pitozzi, “Corpografie. Percezione, presenza, dispositivi”, porta l’attenzione sull’immagine del corpo umano nelle arti performative, problematizzando le tecniche e il senso della sua riproduzione. Ne “Il bordo delle cose. L’ontologia implicita dei modelli solidi” Emanuele Garbin si concentra sulla forma generale di quelle “cose” al massimo grado che sono i modelli, scoprendone l’implicito pensiero sull’ente e sull’essere. Malvina Borgherini, nel suo “Modelli della memoria: architetture di sguardi e di emozioni tra cinema, teatro e arti visive”, prende in esame i meccanismi di scomposizione e di rigenerazione del paesaggio urbano e umano nel repertorio iconografico di alcune opere teatrali, cinematografiche e artistiche. Annalisa Sacchi, in “Estinguimi, ricordami. La memoria e il desiderio della scena”, indaga i dispositivi di materializzazione e stratificazione della memoria sulla scena teatrale, metafora di altre memorie e altre scene. Renato Rizzi, in “L’inscalfibile: saggio sull’immagine theologica”, torna con due discorsi paralleli – uno di parole, l’altro di immagini – alle origini profonde del progetto d’architettura, mostrando la necessità perenne della sua rifondazione.
Modelli dell’essere : impronte di corpi, luoghi, architetture
BORGHERINI, MARIA MALVINA
;GARBIN, EMANUELE
2011-01-01
Abstract
Il desiderio di aprire e di guardare dentro, sotto la pelle sottile delle immagini e dei simulacri, di scoprire quella trama di rapporti essenziali ed esistenziali che li unisce a noi e li fa vivere, accomuna i diversi contributi che compongono l’indice di questo libro. Il saggio di Giuliana Bruno, “Fabrics of Motion: The Cultural Memory of Modernity”, scopre in una trama instabile di emozioni e ‘mozioni’ la materia dell’immagine della città contemporanea. Il pezzo di Enrico Pitozzi, “Corpografie. Percezione, presenza, dispositivi”, porta l’attenzione sull’immagine del corpo umano nelle arti performative, problematizzando le tecniche e il senso della sua riproduzione. Ne “Il bordo delle cose. L’ontologia implicita dei modelli solidi” Emanuele Garbin si concentra sulla forma generale di quelle “cose” al massimo grado che sono i modelli, scoprendone l’implicito pensiero sull’ente e sull’essere. Malvina Borgherini, nel suo “Modelli della memoria: architetture di sguardi e di emozioni tra cinema, teatro e arti visive”, prende in esame i meccanismi di scomposizione e di rigenerazione del paesaggio urbano e umano nel repertorio iconografico di alcune opere teatrali, cinematografiche e artistiche. Annalisa Sacchi, in “Estinguimi, ricordami. La memoria e il desiderio della scena”, indaga i dispositivi di materializzazione e stratificazione della memoria sulla scena teatrale, metafora di altre memorie e altre scene. Renato Rizzi, in “L’inscalfibile: saggio sull’immagine theologica”, torna con due discorsi paralleli – uno di parole, l’altro di immagini – alle origini profonde del progetto d’architettura, mostrando la necessità perenne della sua rifondazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.