La Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze nel 2000, mette in evidenza la pluralità di soggetti, di significati e di saperi che concorrono alla costruzione del paesaggio, definito come “una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. Il fatto che una più efficace gestione e valorizzazione del paesaggio possa essere favorita dalla predisposizione di progetti integrati e condivisi tra discipline, tra attori – pubblici e privati –, nonché da livelli istituzionali diversi, è ormai comunemente accettato e auspicato. Rimane tuttavia incerto l’orizzonte metodologico rispetto al quale costruire quadri di conoscenza e pratiche efficaci, che rendano operativo il principio di integrazione, finalizzato alla governance – sostenibile – delle risorse del territorio. Il presente contributo, pensato per tutti coloro che operano quotidianamente tra settori, attori e discipline del territorio, esplora gli aspetti legati a linguaggi e metodi per la costruzione di quadri valutativi affinché i processi di “conoscenza” e di “comunicazione” del paesaggio – in primis tra saperi, discipline e attori, ma anche tra il dominio dove si formano le decisioni, e il dominio del planning, dove le decisioni vengono formalizzate – siano strutturati in maniera solida e scientificamente consistenti. Il linguaggio degli indicatori afferenti all’ecologia del paesaggio si pone come strumento utile a tale fine.

Conoscere e comunicare il paesaggio. Linguaggi, metodi e strumenti per l'integrazione tra l'ecologia del paesaggio e la pianificazione territoriale

GISSI, ELENA
2012-01-01

Abstract

La Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze nel 2000, mette in evidenza la pluralità di soggetti, di significati e di saperi che concorrono alla costruzione del paesaggio, definito come “una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. Il fatto che una più efficace gestione e valorizzazione del paesaggio possa essere favorita dalla predisposizione di progetti integrati e condivisi tra discipline, tra attori – pubblici e privati –, nonché da livelli istituzionali diversi, è ormai comunemente accettato e auspicato. Rimane tuttavia incerto l’orizzonte metodologico rispetto al quale costruire quadri di conoscenza e pratiche efficaci, che rendano operativo il principio di integrazione, finalizzato alla governance – sostenibile – delle risorse del territorio. Il presente contributo, pensato per tutti coloro che operano quotidianamente tra settori, attori e discipline del territorio, esplora gli aspetti legati a linguaggi e metodi per la costruzione di quadri valutativi affinché i processi di “conoscenza” e di “comunicazione” del paesaggio – in primis tra saperi, discipline e attori, ma anche tra il dominio dove si formano le decisioni, e il dominio del planning, dove le decisioni vengono formalizzate – siano strutturati in maniera solida e scientificamente consistenti. Il linguaggio degli indicatori afferenti all’ecologia del paesaggio si pone come strumento utile a tale fine.
2012
9788856845624
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/132290
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