La storia del design, in particolare in Italia, si trova nella necessità e opportunità di un significativo ripensamento teorico, critico e operativo. Fatica infatti ad affermarsi uno specifico approccio alla storia del design, che in sostanza da sempre oscilla fra art history of design, racconto “militante” (dove la storia è pretesto e strumento per sostenere tesi varie) o ancillarità disciplinare, di volta in volta rispetto alla storia dell’architettura, della tecnologia, dell’estetica o altre ancora. Il dibattito metodologico da tempo ha individuato comunque due modalità operative: history of design, cioè il racconto univoco e lineare della storia, oppure design studies, studi generali che fra gli altri comprendono la storia. Il prevalere soprattutto della seconda direzione ha condotto certo a utili sviluppi teorico-critici, ma ha comportato una riduzione di impegno, risorse umane ed economiche nel campo della cultura e degli studi storici. Sembra invece essenziale parlare di Design histories, cioè in sostanza di “storie dei design”, perché sono differenti i possibili punti di vista metodologici ma anche i modi di intendere e praticare i “diversi” design.
Design histories: per una nuova storia del design
BASSI, ALBERTO ATTILIO
2013-01-01
Abstract
La storia del design, in particolare in Italia, si trova nella necessità e opportunità di un significativo ripensamento teorico, critico e operativo. Fatica infatti ad affermarsi uno specifico approccio alla storia del design, che in sostanza da sempre oscilla fra art history of design, racconto “militante” (dove la storia è pretesto e strumento per sostenere tesi varie) o ancillarità disciplinare, di volta in volta rispetto alla storia dell’architettura, della tecnologia, dell’estetica o altre ancora. Il dibattito metodologico da tempo ha individuato comunque due modalità operative: history of design, cioè il racconto univoco e lineare della storia, oppure design studies, studi generali che fra gli altri comprendono la storia. Il prevalere soprattutto della seconda direzione ha condotto certo a utili sviluppi teorico-critici, ma ha comportato una riduzione di impegno, risorse umane ed economiche nel campo della cultura e degli studi storici. Sembra invece essenziale parlare di Design histories, cioè in sostanza di “storie dei design”, perché sono differenti i possibili punti di vista metodologici ma anche i modi di intendere e praticare i “diversi” design.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.