All'indomani della seconda guerra mondiale l'eredità del gruppo partigiano tedesco Die Weiße Rose e della scuola per la formazione degli architetti tedeschi del XX secolo Bauhaus si intrecciano nella vicenda della costruzione della Hochschule für Gestaltung di Ulm affidata da Inge Scholl all'artista e architetto Max Bill, che ne fu anche il primo direttore. Il saggio ripercorre la vicenda della fondazione e della costruzione - sia in termini pedagogici che architettonici- di questa scuola divenuta celeberrima per aver formato alcuni tra i migliori industrial e graphic designer della seconda metà del Novecento, fino all'epilogo della sua chiusura.
Hochschule für Gestaltung Ulm
DE MAIO, FERNANDA
2013-01-01
Abstract
All'indomani della seconda guerra mondiale l'eredità del gruppo partigiano tedesco Die Weiße Rose e della scuola per la formazione degli architetti tedeschi del XX secolo Bauhaus si intrecciano nella vicenda della costruzione della Hochschule für Gestaltung di Ulm affidata da Inge Scholl all'artista e architetto Max Bill, che ne fu anche il primo direttore. Il saggio ripercorre la vicenda della fondazione e della costruzione - sia in termini pedagogici che architettonici- di questa scuola divenuta celeberrima per aver formato alcuni tra i migliori industrial e graphic designer della seconda metà del Novecento, fino all'epilogo della sua chiusura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.