Il quaderno IMMAGINI, RAPPRESENTAZIONI descrive i profili e le attività di due unità di ricerca, quella del Laboratorio di teoria delle immagini LABIM e quella di Rappresentazione, vicine per temi affrontati e tuttavia distinte per le loro diverse storie e per i loro specifici progetti di ricerca. Il Laboratorio di teoria delle immagini riunisce studiosi provenienti da diversi orizzonti disciplinari i cui interessi e attività – sia teorici che progettuali – incrociano l'ampio ambito di riflessione sulle immagini, oggi al centro di un dibattito internazionale che attraversa differenti tradizioni tra cui la Bildwissenschaft di area germanofona, i Visual Studies e Visual Culture Studies di area anglosassone, la tradizione francese di storia e teoria dell’arte e del linguaggio cinematografico che ha accolto istanze di tipo antropologico, così come la semiotica dell’immagine. Si tratta di un vasto orizzonte di studi che indaga le dinamiche della ‘cultura visuale’ senza privilegiare una domanda teorico-ontologica («cosa è l’immagine?»), ma situando piuttosto le pratiche dell’immagine nei modi di circolazione, di stratificazione temporale e memoriale che attraversano l’universo visivo inteso come universo culturale. La questione del rapporto tra le arti, la traducibilità da una scrittura a un’altra, da forme e sostanze dell’espressione in altre materie; la migrazione, la permanenza di tracce e la loro rivisitazione nel pensiero progettuale, sono alcuni dei problemi posti dalle attività dell’unità di ricerca Rappresentazione in questi ultimi anni. L’unità – nata nel 2008 in occasione della creazione del Dipartimento della Ricerca, un ‘luogo’ che per la prima volta univa e si proponeva di mettere a confronto le diverse anime che costituiscono quel particolare ateneo delle arti che è l’Università Iuav di Venezia – si costituisce a partire da questi temi, riflettendo da esperienze e punti di vista anche distanti. E con spirito analogo si propone di considerare l’ambito di ricerca attorno cui si è costituita – quel mondo della figurazione riferito in particolare all’architettura, al paesaggio, al design, caratterizzato da una secolare contrapposizione tra sapere tecnico-scientifico e pensiero umanistico – un terreno di incontro più che di scontro.
Immagini, rappresentazioni. Metamorfosi migrazioni ombre
BORGHERINI, MARIA MALVINA
2014-01-01
Abstract
Il quaderno IMMAGINI, RAPPRESENTAZIONI descrive i profili e le attività di due unità di ricerca, quella del Laboratorio di teoria delle immagini LABIM e quella di Rappresentazione, vicine per temi affrontati e tuttavia distinte per le loro diverse storie e per i loro specifici progetti di ricerca. Il Laboratorio di teoria delle immagini riunisce studiosi provenienti da diversi orizzonti disciplinari i cui interessi e attività – sia teorici che progettuali – incrociano l'ampio ambito di riflessione sulle immagini, oggi al centro di un dibattito internazionale che attraversa differenti tradizioni tra cui la Bildwissenschaft di area germanofona, i Visual Studies e Visual Culture Studies di area anglosassone, la tradizione francese di storia e teoria dell’arte e del linguaggio cinematografico che ha accolto istanze di tipo antropologico, così come la semiotica dell’immagine. Si tratta di un vasto orizzonte di studi che indaga le dinamiche della ‘cultura visuale’ senza privilegiare una domanda teorico-ontologica («cosa è l’immagine?»), ma situando piuttosto le pratiche dell’immagine nei modi di circolazione, di stratificazione temporale e memoriale che attraversano l’universo visivo inteso come universo culturale. La questione del rapporto tra le arti, la traducibilità da una scrittura a un’altra, da forme e sostanze dell’espressione in altre materie; la migrazione, la permanenza di tracce e la loro rivisitazione nel pensiero progettuale, sono alcuni dei problemi posti dalle attività dell’unità di ricerca Rappresentazione in questi ultimi anni. L’unità – nata nel 2008 in occasione della creazione del Dipartimento della Ricerca, un ‘luogo’ che per la prima volta univa e si proponeva di mettere a confronto le diverse anime che costituiscono quel particolare ateneo delle arti che è l’Università Iuav di Venezia – si costituisce a partire da questi temi, riflettendo da esperienze e punti di vista anche distanti. E con spirito analogo si propone di considerare l’ambito di ricerca attorno cui si è costituita – quel mondo della figurazione riferito in particolare all’architettura, al paesaggio, al design, caratterizzato da una secolare contrapposizione tra sapere tecnico-scientifico e pensiero umanistico – un terreno di incontro più che di scontro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.