La ricerca affronta il tema Abitare la città collegandosi da un lato ai problemi significativi della memoria della composizione architettonica correlati a temi e figure che hanno determinato la morfologia urbana e territoriale, dall’altro, ai problemi futuri legati al tema del processo immaginativo del progetto architettonico in rapporto con la stratificazione di segni, tracciati, trame, tessiture e pattern ripetuti.
 L’elemento dell’idroscalo sull’isola delle Vignole costituisce uno dei nuovi luoghi di connessione e relazione tra diverse parti della città lagunare che vengono assunti tra i temi e le figure. Questi luoghi possono definirsi in modo duplice: da un lato come spazi di dilatazione e estensione plurima della scala architettonica, quindi come ‘grandi interni’ o ‘interni convessi’ della città e del paesaggio e dall’altro lato, come spazi di diminuzione e restringimento multipli della scala architettonica, come ‘piccoli interni’ o ‘interni concavi’ a loro volta entro il sistema architettura-città-paesaggio.
 La ricerca presume, inoltre, la riqualificazione del bacino del Siluripedio e la riattivazione dell’originaria funzione dell’idroscalo, infrastruttura capace di attivare nuove e molteplici dinamiche territoriali, da un lato inserendo l’isola delle Vignole nella fitta rete nazionale delle aviosuperfici, dall’altro permettendo la scoperta del paesaggio lagunare adatto a porsi come struttura urbana di addensamento: luoghi che diventano nuovi porte-ponti-porti interni alla "medusa veneziana".


Abitare Venezia. "... tutto ciò che sta in mezzo". Porta-ponte-porto

RAKOWITZ, GUNDULA
2014-01-01

Abstract

La ricerca affronta il tema Abitare la città collegandosi da un lato ai problemi significativi della memoria della composizione architettonica correlati a temi e figure che hanno determinato la morfologia urbana e territoriale, dall’altro, ai problemi futuri legati al tema del processo immaginativo del progetto architettonico in rapporto con la stratificazione di segni, tracciati, trame, tessiture e pattern ripetuti.
 L’elemento dell’idroscalo sull’isola delle Vignole costituisce uno dei nuovi luoghi di connessione e relazione tra diverse parti della città lagunare che vengono assunti tra i temi e le figure. Questi luoghi possono definirsi in modo duplice: da un lato come spazi di dilatazione e estensione plurima della scala architettonica, quindi come ‘grandi interni’ o ‘interni convessi’ della città e del paesaggio e dall’altro lato, come spazi di diminuzione e restringimento multipli della scala architettonica, come ‘piccoli interni’ o ‘interni concavi’ a loro volta entro il sistema architettura-città-paesaggio.
 La ricerca presume, inoltre, la riqualificazione del bacino del Siluripedio e la riattivazione dell’originaria funzione dell’idroscalo, infrastruttura capace di attivare nuove e molteplici dinamiche territoriali, da un lato inserendo l’isola delle Vignole nella fitta rete nazionale delle aviosuperfici, dall’altro permettendo la scoperta del paesaggio lagunare adatto a porsi come struttura urbana di addensamento: luoghi che diventano nuovi porte-ponti-porti interni alla "medusa veneziana".

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