Il saggio affronta l'esame comparato - iconografico e critico-simbolico - dei frontespizi adornanti le due opere trattatistiche a stampa redatte da Jean François Niceron (1613-1646), segnatamente La perspective curieuse (Parigi 1638) e il Thaumaturgus opticus (Parigi 1646) . Dall'analisi comparata dell'iconografia e dei dettagli incisi nelle due tavole emerge l'appassionante struttura retrorica di due universi conoscitivi, uno di matrice archimedea, e l'altra di natura socratica. L'immagine incisa da Pierre Daret de Cazeneuve (1604-1678) rimanda allo stesso linguaggio asciutto presente nei dipinti di Nicolas Poussin (1594-1665), mentre quella eseguita da Charles Audran (1594-1674) al mondo sensuale di Simon Vouët (1590-1649) : entrambe però esibiscono diversi approcci conoscitivi alla prospettiva e alle sue applicazioni anamorfiche, vero cardine ideologico delle due opere a stampa. L'esame comparato fornisce inediti indizi per comprendere la cultura proiettiva della prima metà del XVII secolo, e i legami intercorrenti tra immaginario ottico e filosofia cartesiana e hobbesiana.
Il divino codice segreto della magia artificiale: i trattati di Jean François Niceron
DE ROSA, AGOSTINO
2014-01-01
Abstract
Il saggio affronta l'esame comparato - iconografico e critico-simbolico - dei frontespizi adornanti le due opere trattatistiche a stampa redatte da Jean François Niceron (1613-1646), segnatamente La perspective curieuse (Parigi 1638) e il Thaumaturgus opticus (Parigi 1646) . Dall'analisi comparata dell'iconografia e dei dettagli incisi nelle due tavole emerge l'appassionante struttura retrorica di due universi conoscitivi, uno di matrice archimedea, e l'altra di natura socratica. L'immagine incisa da Pierre Daret de Cazeneuve (1604-1678) rimanda allo stesso linguaggio asciutto presente nei dipinti di Nicolas Poussin (1594-1665), mentre quella eseguita da Charles Audran (1594-1674) al mondo sensuale di Simon Vouët (1590-1649) : entrambe però esibiscono diversi approcci conoscitivi alla prospettiva e alle sue applicazioni anamorfiche, vero cardine ideologico delle due opere a stampa. L'esame comparato fornisce inediti indizi per comprendere la cultura proiettiva della prima metà del XVII secolo, e i legami intercorrenti tra immaginario ottico e filosofia cartesiana e hobbesiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.