Riflessioni, a partire dal trattato De prospectiva pingendi di Piero della Francesca, sul concetto di misura e di rappresentazione per un artista toscano del XV secolo, sugli innesti di conoscenze matematiche e ottiche, orientali e arabe nelle scuole d'abaco fiorentine, sull'ambiente mercantile – educato nelle scuole d'abaco – che fa da committente alle grandi imprese artistiche e architettoniche del primo rinascimento toscano, sul ruolo prioritario che la religione cristiano-cattolica conferisce alle immagini e sulla valenza sociale che la nuova architettura e la nuova pittura esercitano sulla comunità urbana.

Sul quattrocentesco disegnar per «profili et contorni»

BORGHERINI, MARIA MALVINA
2007-01-01

Abstract

Riflessioni, a partire dal trattato De prospectiva pingendi di Piero della Francesca, sul concetto di misura e di rappresentazione per un artista toscano del XV secolo, sugli innesti di conoscenze matematiche e ottiche, orientali e arabe nelle scuole d'abaco fiorentine, sull'ambiente mercantile – educato nelle scuole d'abaco – che fa da committente alle grandi imprese artistiche e architettoniche del primo rinascimento toscano, sul ruolo prioritario che la religione cristiano-cattolica conferisce alle immagini e sulla valenza sociale che la nuova architettura e la nuova pittura esercitano sulla comunità urbana.
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