Architettura della trasformazione

Il saggio introduce e commenta i 57 contributi selezionati (rispetto ai 130 pervenuti) per L’International call for papers sul tema “Comunità-architettura”, organizzato dal Festival dell’Architettura di Parma e articolato in vari ambiti: dalla città al quartiere, alla tipologia architettonica, fino alle nuove tecnologie. Tali contributi, provenienti da tutto il mondo, rappresentano uno spaccato significativo dell’attuale ricerca in architettura, nei suoi limiti e nelle sue potenzialità. Rispetto ad essi il saggio assume un punto di vista specifico: quello dell’architettura intesa come “trasformazione”, come insieme di strumenti che – a partire dalle condizioni materiali di un contesto – tendono a modificarne lo stato e la composizione degli elementi, secondo un processo finalizzato a raggiungere gli obiettivi (economico-sociali, culturali, ma anche formali e figurativi) del progetto. Entro la categoria operativa della trasformazione stanno temi molto diversi, alcuni dei quali diventano i capitoli in cui si articola il saggio: l’intervento sulle città storiche, che riguarda ormai le città del mondo nella loro interezza, comprese le parti novecentesche; la nuova dimensione della città diffusa nella perdita del rapporto storico tra città e campagna; la ricerca tipologica come risposta architettonica alle nuove esigenze abitative, alla scala del singolo edificio interpretato in chiave tipologica, attraverso la messa a punto di soluzioni-tipo come risposte ripetibili, nella loro variabilità, alle problematiche assunte dal progetto. Ciò che alla fine emerge è che la tipologia, a dispetto di chi la dava per estinta, conferma la propria vitalità, come strumento flessibile che - nel suo continuo adattarsi e affinarsi - è ancora in grado di rispondere alla complessità - ecologica, sociale e produttiva - delle domande che la contemporaneità pone all’architettura.