Contributo a un volume dedicato ai "codici della rappresentazione", il saggio tratta della vexata questio dell'iconicità non per ricostruirne in dettaglio il dibattito trentennale che ha opposto semiotici – come Umberto Eco – a protagonisti della cultura architettonica – come Tomas Maldonado –, ma per sottolineare come la questione debba essere riconsiderata a partire dai progressi della semiotica degli anni Ottanta del secolo scorso. Costatando innanzitutto quanto la nozione di “codice” sia ormai divenuta quasi inservibile, anche a proposito degli aspetti più codificati della rappresentazione dell'architettura, il saggio propone di rivedere la questione secondo un approccio d'ispirazione greimassiana ben esemplificato dalle analisi di Jean-Marie Floch che partono da una chiara teoria della valorizzazione.
“piccoli equivoci di capitale importanza”: un dibattito trentennale tra semiotici e architetti su “codici” del disegno e “contenuti” del progetto
GAY, FABRIZIO
2006-01-01
Abstract
Contributo a un volume dedicato ai "codici della rappresentazione", il saggio tratta della vexata questio dell'iconicità non per ricostruirne in dettaglio il dibattito trentennale che ha opposto semiotici – come Umberto Eco – a protagonisti della cultura architettonica – come Tomas Maldonado –, ma per sottolineare come la questione debba essere riconsiderata a partire dai progressi della semiotica degli anni Ottanta del secolo scorso. Costatando innanzitutto quanto la nozione di “codice” sia ormai divenuta quasi inservibile, anche a proposito degli aspetti più codificati della rappresentazione dell'architettura, il saggio propone di rivedere la questione secondo un approccio d'ispirazione greimassiana ben esemplificato dalle analisi di Jean-Marie Floch che partono da una chiara teoria della valorizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.