La questione del soggetto cui si riferiscono – quasi sempre in modo implicito e irriflesso – gli studi sulla rappresentazione gioca un ruolo essenziale per la possibilità di confronto tra queste ricerche. La mancata definizione di un soggetto antropologico e di una teoria della valorizzazione trasforma la gran parte di questi contribuiti nell'esercizio di una banale letteratura dedicata all'espressione delle opinioni idiosincratiche dell'autore, con scarso costrutto scientifico. Il contributo tratteggia i termini di questo problema, ma assume una chiara posizione anti-intellettualistica, sottolineando l'evidenza della questione – cosa alla quale non si era ancora posta la dovuta attenzione – anche negli esperimenti di Bruno Munari. La tesi è dunque il sostegno alla necessità di porre un chiaro soggetto antropologico a fondamento delle ricerche sulla rappresentazione allo scopo di poter chiarire i modi e i momenti in cui la rappresentazione è usata allegoricamente; tuttavia lo sviluppo di queste ricerche dovrebbe restare necessariamente sperimentale e figurativo, riconoscendo un'autonomia dell'immagine non riducibile integralmente al discorsivo e al simbolico (se non come a momenti del suo uso).

Occhi presunti: l’osservatore nella rappresentazione dell’architettura,

GAY, FABRIZIO
2003-01-01

Abstract

La questione del soggetto cui si riferiscono – quasi sempre in modo implicito e irriflesso – gli studi sulla rappresentazione gioca un ruolo essenziale per la possibilità di confronto tra queste ricerche. La mancata definizione di un soggetto antropologico e di una teoria della valorizzazione trasforma la gran parte di questi contribuiti nell'esercizio di una banale letteratura dedicata all'espressione delle opinioni idiosincratiche dell'autore, con scarso costrutto scientifico. Il contributo tratteggia i termini di questo problema, ma assume una chiara posizione anti-intellettualistica, sottolineando l'evidenza della questione – cosa alla quale non si era ancora posta la dovuta attenzione – anche negli esperimenti di Bruno Munari. La tesi è dunque il sostegno alla necessità di porre un chiaro soggetto antropologico a fondamento delle ricerche sulla rappresentazione allo scopo di poter chiarire i modi e i momenti in cui la rappresentazione è usata allegoricamente; tuttavia lo sviluppo di queste ricerche dovrebbe restare necessariamente sperimentale e figurativo, riconoscendo un'autonomia dell'immagine non riducibile integralmente al discorsivo e al simbolico (se non come a momenti del suo uso).
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