Il saggio è diviso in due parti, di cui la prima – questa - descrive le numerose difficoltà che s’incontravano, tra la fine del Medioevo e durante il Rinascimento, a edificare ma anche a vivere a Venezia, ove scarseggiava sia il suolo su cui costruire che l’acqua dolce. Per costruire la grande invenzione dell’edilizia seriale – la casa doppia, per l’appunto - destinata in grande prevalenza all’affitto di case per le classi medie, spesso era necessario costruire il terreno su cui edificare. Vengono perciò descritte le tre principali bonifiche del Rinascimento lungo, i Terreni Nuovi di santa Maria Maggiore, Secco Marina e Paludo sant’Antonio, le Fondamente Nuove. Per approvvigionarsi d’acqua si costruivano le cisterne filtranti, nelle corti private dei palazzi e, per i più poveri, nei campi e nelle corti delle case d’affitto o assistenziali, perdendo molto suolo, che doveva rimanere inedificato per la raccolta dell’acqua a terra. E’ coll’invenzione della casa doppia, ascrivibile ad Antonio Abbondi detto Lo Scarpagnino, che usufruisce sia delle nuove scale “alla leonardesca” o “doppie” che della cisterna interna, scavata tra le sue fondazioni, che si può procedere a un’urbanizzazione intensiva, che sfrutta tutto il terreno del lotto edificatorio, senza richiedere la presenza della corte per la raccolta dell’acqua, risolta raccogliendo e convogliando nella cisterna quella della coperture.
Building a Renaissance House in Venice. La costruzione della casa doppia nella Venezia del Rinascimento
GIANIGHIAN, GIORGIO
2004-01-01
Abstract
Il saggio è diviso in due parti, di cui la prima – questa - descrive le numerose difficoltà che s’incontravano, tra la fine del Medioevo e durante il Rinascimento, a edificare ma anche a vivere a Venezia, ove scarseggiava sia il suolo su cui costruire che l’acqua dolce. Per costruire la grande invenzione dell’edilizia seriale – la casa doppia, per l’appunto - destinata in grande prevalenza all’affitto di case per le classi medie, spesso era necessario costruire il terreno su cui edificare. Vengono perciò descritte le tre principali bonifiche del Rinascimento lungo, i Terreni Nuovi di santa Maria Maggiore, Secco Marina e Paludo sant’Antonio, le Fondamente Nuove. Per approvvigionarsi d’acqua si costruivano le cisterne filtranti, nelle corti private dei palazzi e, per i più poveri, nei campi e nelle corti delle case d’affitto o assistenziali, perdendo molto suolo, che doveva rimanere inedificato per la raccolta dell’acqua a terra. E’ coll’invenzione della casa doppia, ascrivibile ad Antonio Abbondi detto Lo Scarpagnino, che usufruisce sia delle nuove scale “alla leonardesca” o “doppie” che della cisterna interna, scavata tra le sue fondazioni, che si può procedere a un’urbanizzazione intensiva, che sfrutta tutto il terreno del lotto edificatorio, senza richiedere la presenza della corte per la raccolta dell’acqua, risolta raccogliendo e convogliando nella cisterna quella della coperture.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.