E' recente notizia di stampa lo svuotamento dei serbatoi di fosgene e l'avvio delle operazioni di bonifica dell'impianto TDI, che di fatto disinnesca il maggiore fattore di rischio chimico presente a Marghera. Nel frattempo emerge dai dati Arpav in tutta evidenza la rilevanza dell'apporto in termini di carico inquinante emesso del complesso industriale di Porto Marghera nei confronti di Venezia ed in definitiva di tutto il Veneto, obbligando di fatto a ripensare la politica di contenimento delle emissioni rifocalizzando l'attenzione sul comparto energetico, chimico e portuale. Su di un altro fronte, la prossima assemblea pubblica di presentazione del progetto del "Vallone Moranzani" ci riporta alla necessità di ristabilire un equilibrio tra la città industriale e le aree residenziali, coinvolgendo con serietà e rispetto la cittadinanza nelle scelte di risanamento e contemporanea compensazione per i danni ambientali accumulati ed ancora in accumulazione nei suoli del nostro teritorio. In una visione d'insieme, si ha quindi la conferma dell'esigenza di intervenire in maniera integrata sui tre fronti da sempre aperti dall'Assemblea Permanente: rischio chimico, inquinamento, bonifiche e recupero territoriale, con la necessità, in questa fase, di incrementare l'azione negli ultimi due. L'università può e deve dare il suo contributo.

PROGETTARE IL FUTURO

GIANI, ESTHER;CARNEVALE, GIANCARLO
2006-01-01

Abstract

E' recente notizia di stampa lo svuotamento dei serbatoi di fosgene e l'avvio delle operazioni di bonifica dell'impianto TDI, che di fatto disinnesca il maggiore fattore di rischio chimico presente a Marghera. Nel frattempo emerge dai dati Arpav in tutta evidenza la rilevanza dell'apporto in termini di carico inquinante emesso del complesso industriale di Porto Marghera nei confronti di Venezia ed in definitiva di tutto il Veneto, obbligando di fatto a ripensare la politica di contenimento delle emissioni rifocalizzando l'attenzione sul comparto energetico, chimico e portuale. Su di un altro fronte, la prossima assemblea pubblica di presentazione del progetto del "Vallone Moranzani" ci riporta alla necessità di ristabilire un equilibrio tra la città industriale e le aree residenziali, coinvolgendo con serietà e rispetto la cittadinanza nelle scelte di risanamento e contemporanea compensazione per i danni ambientali accumulati ed ancora in accumulazione nei suoli del nostro teritorio. In una visione d'insieme, si ha quindi la conferma dell'esigenza di intervenire in maniera integrata sui tre fronti da sempre aperti dall'Assemblea Permanente: rischio chimico, inquinamento, bonifiche e recupero territoriale, con la necessità, in questa fase, di incrementare l'azione negli ultimi due. L'università può e deve dare il suo contributo.
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