Lo scritto commenta l’articolo 2 dello Statuto della Regione del Veneto con il quale si individuano nella nozione di “popolo” e nel “territorio” i fondamenti dell’ente regionale e del suo autogoverno. Individuate le ragioni di lungo periodo che motivano l’assunzione nello statuto, come valore fondante di riconoscibilità ed autogoverno, il rapporto identità-comunità-territorio, la nota di commento approfondisce tale bisogno identitario e il suo precipitato nella nozione di “popolo veneto”, nel periodo postbellico con riferimento particolare agli effetti nel contesto regionale della “mobilitazione individualista” intesa come matrice e modalità di governo della modernizzazione del paese e della sua collocazione nella divisione internazionale del lavoro. Lo scritto cerca di evidenziare lo iato, tutt’ora palese, fra la petizione di status identitario e le politiche e le pratiche di conservazione dei fattori territoriali e paesaggistici che dovrebbero sostanziarla; individuando in un approccio “funzionale” al territorio non solo e non tanto il consumo di paesaggi “eccezionali,” quanto l’erosione continua del patrimonio di “paesaggi ordinari”, vero fondamento qualitativo dell’identità del popolo veneto.
Art.2 Autogoverno del popolo veneto
ERNESTI, GIULIO
2012-01-01
Abstract
Lo scritto commenta l’articolo 2 dello Statuto della Regione del Veneto con il quale si individuano nella nozione di “popolo” e nel “territorio” i fondamenti dell’ente regionale e del suo autogoverno. Individuate le ragioni di lungo periodo che motivano l’assunzione nello statuto, come valore fondante di riconoscibilità ed autogoverno, il rapporto identità-comunità-territorio, la nota di commento approfondisce tale bisogno identitario e il suo precipitato nella nozione di “popolo veneto”, nel periodo postbellico con riferimento particolare agli effetti nel contesto regionale della “mobilitazione individualista” intesa come matrice e modalità di governo della modernizzazione del paese e della sua collocazione nella divisione internazionale del lavoro. Lo scritto cerca di evidenziare lo iato, tutt’ora palese, fra la petizione di status identitario e le politiche e le pratiche di conservazione dei fattori territoriali e paesaggistici che dovrebbero sostanziarla; individuando in un approccio “funzionale” al territorio non solo e non tanto il consumo di paesaggi “eccezionali,” quanto l’erosione continua del patrimonio di “paesaggi ordinari”, vero fondamento qualitativo dell’identità del popolo veneto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.