Il rapporto tra Canella e il passato non è ozioso ma immaginativo e produttivo: la storia è assunta in un rapporto dinamico e la relazione forte di teoria e poetica eccede la differenza semplice tra reale e immaginario. Ciò vale soprattutto per la relazione - centrale - con Venezia. Così, il progetto per il Padiglione Italia ai Giardini della Biennale di Venezia del 1988 oppure il progetto per il Ponte dell'Accademica con Teatro della pittura per la Biennale del 1985 sono entrambi una metafora, meglio, entrambi una sorta di teatro nel teatro. Non certo a caso, luogo elettivo è il teatro lagunare veneziano. I progetti veneziani di Canella costruiscono la sua "Venezia incan-tata", carica di invenzione, immaginazione e dove la dimensione magica costituisce un metodo compositivo. Canella riesce a trasformare l'apparentemente disincantata "Venezia industriale", montata con ironia sulla copertura-montagna del Padiglione Italia, nell'incanto del disincanto, nel quale la compresenza di elementi eterogenei si innalza a corona della città.
Nell’incanto del disincanto
RAKOWITZ, GUNDULA
2014-01-01
Abstract
Il rapporto tra Canella e il passato non è ozioso ma immaginativo e produttivo: la storia è assunta in un rapporto dinamico e la relazione forte di teoria e poetica eccede la differenza semplice tra reale e immaginario. Ciò vale soprattutto per la relazione - centrale - con Venezia. Così, il progetto per il Padiglione Italia ai Giardini della Biennale di Venezia del 1988 oppure il progetto per il Ponte dell'Accademica con Teatro della pittura per la Biennale del 1985 sono entrambi una metafora, meglio, entrambi una sorta di teatro nel teatro. Non certo a caso, luogo elettivo è il teatro lagunare veneziano. I progetti veneziani di Canella costruiscono la sua "Venezia incan-tata", carica di invenzione, immaginazione e dove la dimensione magica costituisce un metodo compositivo. Canella riesce a trasformare l'apparentemente disincantata "Venezia industriale", montata con ironia sulla copertura-montagna del Padiglione Italia, nell'incanto del disincanto, nel quale la compresenza di elementi eterogenei si innalza a corona della città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.