Venezia, nel Rinascimento fu per l'Europa ed il bacino del Mediterraneo un faro di civiltà. I mercanti, gli artisti, i nobili signori compirono almeno un viaggio per poterla visitare e prendere contatti con i maggiorenti. Le ricchezze prodotte dal commercio con l'Oriente, direttamente od indirettamente, sostenne le note botteghe d'arte ed i celebri pittori che poi furono utilizzati da altrettanto celebri mecenati. La Serenissima Repubblica accolse i nuovi artefici dell'arte della stampa e da quei torchi uscirono così non solo preziosi libri, ma anche le più belle tavole incise riguardanti la trattatistica dell'Architettura. L'editoria afferente all'arte militare e difensiva fu utilizzata in più occasioni dal Governo di San Marco, sia sul proprio territorio, come nei domini d'oltremare. Un esempio ci è fornito dalle mura bastionate di Nicosia e di Famagosta, nell'isola di Cipro. Parte di queste opere furono sovvenzionate da alcune fra le più ricche ed antiche famiglie dell'isola. Fra queste emergeva la Podacatharo, vicina alla famiglia reale dei Lusignano e presente con altri individui a Roma, presso la corte papale, a Padova e a Venezia presso il Governo della Serenissima. Qui si ricordano, attraverso la committenza di architettura ed arte, il cardinale Ludovico (1429-1504) con il monumento funebre in Santa Maria del Popolo a Roma; il Patriarca di Nicosia ed Arcivescovo di Cipro (1524) Monsignor Livio ed il fratello Cesare, pure Arcivescovo di Nicosia, che ebbero entrambi sepoltura in San Sebastiano a Venezia. Celebre e magnifico è il monumento funebre ideato dall'architetto Jacopo Sansovino (1557), esempio di imponente e classica architettura manierista, celebrata dagli studiosi e dai trattatisti d'architettura nei secoli seguenti. Nello studio sono indicate non solo i pregevoli elementi architettonico artistici, ma anche le relative vicende cantieristiche. Si dà notizia inoltre del "ritrovamento" di quella che fu la loro residenza veneziana, un tempo circondata da giardini.
Livio Podacatharo cipriota, Arcivescovo di Nicosia, 1475-1556
LUCCHESE, VINCENZO
2009-01-01
Abstract
Venezia, nel Rinascimento fu per l'Europa ed il bacino del Mediterraneo un faro di civiltà. I mercanti, gli artisti, i nobili signori compirono almeno un viaggio per poterla visitare e prendere contatti con i maggiorenti. Le ricchezze prodotte dal commercio con l'Oriente, direttamente od indirettamente, sostenne le note botteghe d'arte ed i celebri pittori che poi furono utilizzati da altrettanto celebri mecenati. La Serenissima Repubblica accolse i nuovi artefici dell'arte della stampa e da quei torchi uscirono così non solo preziosi libri, ma anche le più belle tavole incise riguardanti la trattatistica dell'Architettura. L'editoria afferente all'arte militare e difensiva fu utilizzata in più occasioni dal Governo di San Marco, sia sul proprio territorio, come nei domini d'oltremare. Un esempio ci è fornito dalle mura bastionate di Nicosia e di Famagosta, nell'isola di Cipro. Parte di queste opere furono sovvenzionate da alcune fra le più ricche ed antiche famiglie dell'isola. Fra queste emergeva la Podacatharo, vicina alla famiglia reale dei Lusignano e presente con altri individui a Roma, presso la corte papale, a Padova e a Venezia presso il Governo della Serenissima. Qui si ricordano, attraverso la committenza di architettura ed arte, il cardinale Ludovico (1429-1504) con il monumento funebre in Santa Maria del Popolo a Roma; il Patriarca di Nicosia ed Arcivescovo di Cipro (1524) Monsignor Livio ed il fratello Cesare, pure Arcivescovo di Nicosia, che ebbero entrambi sepoltura in San Sebastiano a Venezia. Celebre e magnifico è il monumento funebre ideato dall'architetto Jacopo Sansovino (1557), esempio di imponente e classica architettura manierista, celebrata dagli studiosi e dai trattatisti d'architettura nei secoli seguenti. Nello studio sono indicate non solo i pregevoli elementi architettonico artistici, ma anche le relative vicende cantieristiche. Si dà notizia inoltre del "ritrovamento" di quella che fu la loro residenza veneziana, un tempo circondata da giardini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.