Nell’attuale ‘condizione postmediale’ in cui la concezione progettuale di immaginari, saperi, idee è all’apparenza infinitamente malleabile e svincolata da limitazioni materiali e in cui i media digitali sembrano accelerare questo processo, una parte degli studi sull’immagine si interroga con sempre maggior urgenza sulle operazioni di displaying insite nella progettazione e nella creazione tout court, ovvero sull’ investimento percettivo costitutivo di queste operazioni e sull’apporto epistemologico legato ad una “logica del sensibile”. Questa questione - che attraversa vari campi disciplinari, metodologie e tradizioni di ricerca – da una parte è, in questo momento, al centro di una riflessione teorica il cui focus è la dimensione di immanenza e di materialità degli oggetti culturali, dall’altra chiama in causa il confronto con casi di studio specifici. Coerentemente con lo scopo dei Quaderni - che intendono mappare i filoni di ricerca presenti nel dipartimento inserendoli nel dialogo più ampio che li nutre - i contributi della raccolta danno forma a un campo discorsivo in cui le varie tradizioni metodologiche e disciplinari si misurano con la questione del 'mostrare': le forme degli allestimenti espositivi; gli artefatti immateriali come strumenti di progettazione; la produzione di senso legata a specifiche strategie di visualizzazione nell’ambito del disegno, della rappresentazione architettonica, nei diversi stadi dell’immagine scientifica; le forme di rimediazione che investono l'opacità di sostanze mediali eterogenee tra cinema e arti.
Sul mostrare : teorie e forme del displaying contemporaneo
BORGHERINI, MARIA MALVINA;MENGONI, ANGELA
2016-01-01
Abstract
Nell’attuale ‘condizione postmediale’ in cui la concezione progettuale di immaginari, saperi, idee è all’apparenza infinitamente malleabile e svincolata da limitazioni materiali e in cui i media digitali sembrano accelerare questo processo, una parte degli studi sull’immagine si interroga con sempre maggior urgenza sulle operazioni di displaying insite nella progettazione e nella creazione tout court, ovvero sull’ investimento percettivo costitutivo di queste operazioni e sull’apporto epistemologico legato ad una “logica del sensibile”. Questa questione - che attraversa vari campi disciplinari, metodologie e tradizioni di ricerca – da una parte è, in questo momento, al centro di una riflessione teorica il cui focus è la dimensione di immanenza e di materialità degli oggetti culturali, dall’altra chiama in causa il confronto con casi di studio specifici. Coerentemente con lo scopo dei Quaderni - che intendono mappare i filoni di ricerca presenti nel dipartimento inserendoli nel dialogo più ampio che li nutre - i contributi della raccolta danno forma a un campo discorsivo in cui le varie tradizioni metodologiche e disciplinari si misurano con la questione del 'mostrare': le forme degli allestimenti espositivi; gli artefatti immateriali come strumenti di progettazione; la produzione di senso legata a specifiche strategie di visualizzazione nell’ambito del disegno, della rappresentazione architettonica, nei diversi stadi dell’immagine scientifica; le forme di rimediazione che investono l'opacità di sostanze mediali eterogenee tra cinema e arti.File | Dimensione | Formato | |
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