La monografia ricostruisce la figura di uno dei maggiori visual designer del secondo Novecento in Italia, su cui finora non esiste alcuna pubblicazione completa. Gli esordi, che lo portano ad avvicinarsi al filone della cosiddetta scuola tipografica svizzera, trovano sintonia con Massimo Vignelli e Bob Noorda, da metà anni sessanta, nell’esperienza di Unimark International, l’agenzia di design di maggior respiro internazionale operante in Italia – come parte dell’omonima società statunitense –, che si prefigge di conciliare l’approccio al design di stampo europeo con le esigenze del business d’oltreoceano. La elaborazione di strategie di comunicazione e metodologie di progetto per le identità visive accompagnano infatti lo sviluppo del made in Italy – fra i committenti, Eni, Feltrinelli, Garzanti, La Biennale di Venezia – così come del tessuto imprenditoriale di piccola e media dimensione tipico del nostro paese. Un lavoro di coordinamento degli aspetti comunicativi che prosegue e si amplia quando, nei primi anni novanta, apre il proprio studio professionale con i lavori nel campo del retail design e nel settore della moda con Benetton e Prenatal e le ininterrotte collaborazioni con numerosi editori e istituzioni milanesi. Seguendo un metodo storiografico che sceglie di leggere e raccontare le vicende del design ricomponendo i differenti contesti che hanno permesso il suo sviluppo affidandosi a studiosi di più discipline, i cinquant’anni di attività professionale di Salvatore Gregorietti sono indagati secondo quattro livelli di lettura. Il primo livello prova a collocare la sua figura all’interno delle coeve vicende di storia del design, delle imprese, della tecnologia, dei media; il secondo approfondisce una selezione di progetti spiegandone ragioni e scelte; il terzo dà spazio alle parole delle persone che hanno affiancato, con ruoli diversi, il suo lavoro. L’apparato iconografico costituisce la quarta modalità di lettura e, coerentemente con le caratteristiche dell’attività, trova grande spazio nel volume.

Salvatore Gregorietti : un progetto lungo cinquant'anni = a fifty-year project

BULEGATO, FIORELLA;BASSI, ALBERTO ATTILIO
2017-01-01

Abstract

La monografia ricostruisce la figura di uno dei maggiori visual designer del secondo Novecento in Italia, su cui finora non esiste alcuna pubblicazione completa. Gli esordi, che lo portano ad avvicinarsi al filone della cosiddetta scuola tipografica svizzera, trovano sintonia con Massimo Vignelli e Bob Noorda, da metà anni sessanta, nell’esperienza di Unimark International, l’agenzia di design di maggior respiro internazionale operante in Italia – come parte dell’omonima società statunitense –, che si prefigge di conciliare l’approccio al design di stampo europeo con le esigenze del business d’oltreoceano. La elaborazione di strategie di comunicazione e metodologie di progetto per le identità visive accompagnano infatti lo sviluppo del made in Italy – fra i committenti, Eni, Feltrinelli, Garzanti, La Biennale di Venezia – così come del tessuto imprenditoriale di piccola e media dimensione tipico del nostro paese. Un lavoro di coordinamento degli aspetti comunicativi che prosegue e si amplia quando, nei primi anni novanta, apre il proprio studio professionale con i lavori nel campo del retail design e nel settore della moda con Benetton e Prenatal e le ininterrotte collaborazioni con numerosi editori e istituzioni milanesi. Seguendo un metodo storiografico che sceglie di leggere e raccontare le vicende del design ricomponendo i differenti contesti che hanno permesso il suo sviluppo affidandosi a studiosi di più discipline, i cinquant’anni di attività professionale di Salvatore Gregorietti sono indagati secondo quattro livelli di lettura. Il primo livello prova a collocare la sua figura all’interno delle coeve vicende di storia del design, delle imprese, della tecnologia, dei media; il secondo approfondisce una selezione di progetti spiegandone ragioni e scelte; il terzo dà spazio alle parole delle persone che hanno affiancato, con ruoli diversi, il suo lavoro. L’apparato iconografico costituisce la quarta modalità di lettura e, coerentemente con le caratteristiche dell’attività, trova grande spazio nel volume.
2017
9788857237053
1
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