Venezia e l'antico. La città e la sua laguna conservano un vasto corpus di manufatti – rilievi, epigrafi, elementi architettonici erratici – riferibili, direttamente o indirettamente, all’antichità e databili all’età romana ma anche di provenienza greca. Venezia e l'antico. Il rapporto di Venezia con l'antico prende forma in due ambiti, distinti ma strettamente connessi: da un lato le statue, i rilievi, le epigrafi, gli elementi architettonici di età classica, provenienti dai centri romani della terraferma o dalle coste del Mediterraneo orientale, reimpiegati nei monumenti e negli edifici pubblici e privati della città; dall'altro, i temi, i motivi, le forme, i miti ispirati dal repertorio classico riproposti in mosaici, rilievi, dipinti di età medievale e moderna. Il volume si articola in due parti: Parte I Spolia in se. L’attenzione si concentra sul riuso dei materiali antichi nella loro concretezza materiale (spolia in se) e gli interventi riguardano complessi notissimi come quello di San Marco, a fianco di testimonianze ‘minori’ come i frammenti di iscrizioni inseriti in contesti diversi, o gli elementi architettonici bizantini riutilizzati in chiese e palazzi, e in generale le pietre erratiche antiche sparse nel tessuto urbano veneziano e in laguna. Parte II. Spolia in re. Il focus è sul reimpiego simbolico che reinventa le ‘reliquie’ dell’Antico (spolia in re): testimonianze di età medievale, rinascimentale o moderna ispirate più o meno direttamente a modelli ‘classici’.
Pietre di Venezia : Spolia in se, spolia in re : Atti del Convegno internazionale (Venezia, 17-18 ottobre 2013)
CENTANNI, MONICA;
2015-01-01
Abstract
Venezia e l'antico. La città e la sua laguna conservano un vasto corpus di manufatti – rilievi, epigrafi, elementi architettonici erratici – riferibili, direttamente o indirettamente, all’antichità e databili all’età romana ma anche di provenienza greca. Venezia e l'antico. Il rapporto di Venezia con l'antico prende forma in due ambiti, distinti ma strettamente connessi: da un lato le statue, i rilievi, le epigrafi, gli elementi architettonici di età classica, provenienti dai centri romani della terraferma o dalle coste del Mediterraneo orientale, reimpiegati nei monumenti e negli edifici pubblici e privati della città; dall'altro, i temi, i motivi, le forme, i miti ispirati dal repertorio classico riproposti in mosaici, rilievi, dipinti di età medievale e moderna. Il volume si articola in due parti: Parte I Spolia in se. L’attenzione si concentra sul riuso dei materiali antichi nella loro concretezza materiale (spolia in se) e gli interventi riguardano complessi notissimi come quello di San Marco, a fianco di testimonianze ‘minori’ come i frammenti di iscrizioni inseriti in contesti diversi, o gli elementi architettonici bizantini riutilizzati in chiese e palazzi, e in generale le pietre erratiche antiche sparse nel tessuto urbano veneziano e in laguna. Parte II. Spolia in re. Il focus è sul reimpiego simbolico che reinventa le ‘reliquie’ dell’Antico (spolia in re): testimonianze di età medievale, rinascimentale o moderna ispirate più o meno direttamente a modelli ‘classici’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.