Prima ancora di aver creato il modello digitale di un’architettura, un oggetto di design, una scena teatrale, e aver collezionato un insieme eterogeneo di informazioni e componenti multimediali che lo riguardano, sorge l’inevitabile questione di come utilizzare e integrare il materiale raccolto e pertanto di come questo debba essere realizzato. In breve di cosa e come comunicare. La relazione descrive nel dettaglio l’interfaccia di una configurazione digitale (realizzata nell’ambito della ricerca Prin VIA-Virtual Interactive Architecture, diretta dal prof. Riccardo Migliari) utile pel l’esplorazione interattiva e stereoscopica di modelli 3D di architettura. È stato messo a punto un software dedicato al riconoscimento del movimento delle mani dell’utente, basato su due webcam, una posta sopra l’utente ed una alla sua sinistra; l’uso del software Open Source EyesWeb e lo sviluppo di appositi moduli. Il software è, tra l’altro, in grado di riconoscere la retta definita dal punto di mezzo del segmento che congiunge gli occhi dell’utente e dal suo indice puntato, identificando poi il punto di intersezione tra la retta stessa e lo schermo. In tal modo è possibile individuare il punto mirato dall’utente, sia esso appartenente al rettangolo di rappresentazione o sia anche esterno ad esso. Per quanto concerne gli strumenti software di esplorazione di modelli digitali, si è scelto di adottare e sviluppare un software, Architectural Viewer, messo a punto da Human-Computer Interaction Lab di Udine, basato sul graphic engine Open Source Ogre 3D. Le caratteristiche riguardanti lo sviluppo per la configurazione digitale qui presentata sono: - Uscita stereo in span orizzontale, con possibilità di variare la distanza tra i due centri di proiezione, la convergenza e l’angolo di campo. - Implementazione di link a file multimediali da visualizzare su superfici del modello 3D o in finestre (opache o semitrasparenti, fisse o riposizionabili). - Controllo di trasparenza/opacità, selezione/deselezione, colore, posizione, rotazione, scala degli oggetti 3D che costruiscono il modello digitale. - Possibilità di ricevere e trasmettere via rete comandi di navigazione e controllo del modello, in collegamento con il PC sul quale è operativo il software di riconoscimento del movimento.

Stereoscopia e interfacce naturali nell’esplorazione interattiva di modelli digitali

TREVISAN, CAMILLO
2008-01-01

Abstract

Prima ancora di aver creato il modello digitale di un’architettura, un oggetto di design, una scena teatrale, e aver collezionato un insieme eterogeneo di informazioni e componenti multimediali che lo riguardano, sorge l’inevitabile questione di come utilizzare e integrare il materiale raccolto e pertanto di come questo debba essere realizzato. In breve di cosa e come comunicare. La relazione descrive nel dettaglio l’interfaccia di una configurazione digitale (realizzata nell’ambito della ricerca Prin VIA-Virtual Interactive Architecture, diretta dal prof. Riccardo Migliari) utile pel l’esplorazione interattiva e stereoscopica di modelli 3D di architettura. È stato messo a punto un software dedicato al riconoscimento del movimento delle mani dell’utente, basato su due webcam, una posta sopra l’utente ed una alla sua sinistra; l’uso del software Open Source EyesWeb e lo sviluppo di appositi moduli. Il software è, tra l’altro, in grado di riconoscere la retta definita dal punto di mezzo del segmento che congiunge gli occhi dell’utente e dal suo indice puntato, identificando poi il punto di intersezione tra la retta stessa e lo schermo. In tal modo è possibile individuare il punto mirato dall’utente, sia esso appartenente al rettangolo di rappresentazione o sia anche esterno ad esso. Per quanto concerne gli strumenti software di esplorazione di modelli digitali, si è scelto di adottare e sviluppare un software, Architectural Viewer, messo a punto da Human-Computer Interaction Lab di Udine, basato sul graphic engine Open Source Ogre 3D. Le caratteristiche riguardanti lo sviluppo per la configurazione digitale qui presentata sono: - Uscita stereo in span orizzontale, con possibilità di variare la distanza tra i due centri di proiezione, la convergenza e l’angolo di campo. - Implementazione di link a file multimediali da visualizzare su superfici del modello 3D o in finestre (opache o semitrasparenti, fisse o riposizionabili). - Controllo di trasparenza/opacità, selezione/deselezione, colore, posizione, rotazione, scala degli oggetti 3D che costruiscono il modello digitale. - Possibilità di ricevere e trasmettere via rete comandi di navigazione e controllo del modello, in collegamento con il PC sul quale è operativo il software di riconoscimento del movimento.
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