Il saggio presenta il lavoro di fotografo svolto da Italo Zannier, figura di intellettuale preminente nel mondo della Fotografia anche per la sua lunga attività di studioso e critico. Dal 1952 al 1976 è stato infatti tra i più attivi e considerati fotografi dell'Italia del dopoguerra, con riconoscimenti anche internazionali. Il contributo all'interno del volume illustra l'attività di questi anni soprattutto come memoria di un periodo storico della fotografia italiana caratterizzato dal Neorealismo, del quale Zannier è stato un protagonista, fondando il Gruppo Friulano e scrivendo un "Manifesto" programmatico dello stesso neorealismo fotografico. Zannier si è impegnato per vent'anni in un profondo lavoro di documentazione che si è spinto, con risultati sorprendenti nella pura ricerca estetica dell'immagine condotta con umana e intensa partecipazione. La stessa sensibilità è riconoscibile anche nel percorso professionale al fianco di artisti e architetti come appare evidente dal nutrito numero di pubblicazioni che rendono pieno merito al suo lavoro di ricerca. Il volume è articolato in varie sezioni specifiche: - l'esordio neorealista in Friuli (1952-1960), con particolare riferimento all'architettura spontanea e all'ambiente sociologico; - l'attività professionale nei settori dell'Architettura, in particolare come collaboratore di Bruno Zevi, e nell'Industria, in qualità di fotografo di varie grandi aziende e la documentazione di alcune storiche Triennali milanesi o dell'Expo a Torino di "Italia '61"; - un'antologia d'immagini correlate ai maggiori architetti e designer italiani del '900 come Giancarlo De Carlo, Marcello D'Olivo, Marco Zanuso, Gino Valle; - una selezione della grande opera illustrata da Zannier sull'Italia tra il 1967 e il 1976 sulle Coste e i Monti.
Italo Zannier fotografo. La contemplazione in divenire
Angelo Maggi
2010-01-01
Abstract
Il saggio presenta il lavoro di fotografo svolto da Italo Zannier, figura di intellettuale preminente nel mondo della Fotografia anche per la sua lunga attività di studioso e critico. Dal 1952 al 1976 è stato infatti tra i più attivi e considerati fotografi dell'Italia del dopoguerra, con riconoscimenti anche internazionali. Il contributo all'interno del volume illustra l'attività di questi anni soprattutto come memoria di un periodo storico della fotografia italiana caratterizzato dal Neorealismo, del quale Zannier è stato un protagonista, fondando il Gruppo Friulano e scrivendo un "Manifesto" programmatico dello stesso neorealismo fotografico. Zannier si è impegnato per vent'anni in un profondo lavoro di documentazione che si è spinto, con risultati sorprendenti nella pura ricerca estetica dell'immagine condotta con umana e intensa partecipazione. La stessa sensibilità è riconoscibile anche nel percorso professionale al fianco di artisti e architetti come appare evidente dal nutrito numero di pubblicazioni che rendono pieno merito al suo lavoro di ricerca. Il volume è articolato in varie sezioni specifiche: - l'esordio neorealista in Friuli (1952-1960), con particolare riferimento all'architettura spontanea e all'ambiente sociologico; - l'attività professionale nei settori dell'Architettura, in particolare come collaboratore di Bruno Zevi, e nell'Industria, in qualità di fotografo di varie grandi aziende e la documentazione di alcune storiche Triennali milanesi o dell'Expo a Torino di "Italia '61"; - un'antologia d'immagini correlate ai maggiori architetti e designer italiani del '900 come Giancarlo De Carlo, Marcello D'Olivo, Marco Zanuso, Gino Valle; - una selezione della grande opera illustrata da Zannier sull'Italia tra il 1967 e il 1976 sulle Coste e i Monti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.