Nel 1630 Urbano VIII si era fatto allestire nell’Appartamento pontificio del Palazzo Vecchio del Vaticano la Cappella Segreta nota come Cappella di Pietro da Cortona per la Pietà dipinta a olio dal pittore sulla parete dell’altare. La nuova cappella è il fulcro di un più vasto intervento promosso dal pontefice al fine di predisporre un duplice percorso privato (‘segreto’) tra i suoi appartamenti e la basilica di San Pietro. Nella cappella confluivano infatti due direttrici, una ‘temporale’ che collegava gli appartamenti di abitazione del pontefice e l’altra ‘spirituale’ che prendeva le mosse da un immacolato baldacchino/ciborio ricavato all’interno di un nuovo appartamento all’ultimo piano del Corridoio occidentale del Belvedere e destinato alla consacrazione degli Agnus dei. Un intricato sistema di ‘passetti’ e ‘scale segrete’ congiungeva i diversi livelli fino a raggiungere, con gli ultimi tratti, la cappella del Ss.mo Sacramento in San Pietro. Gli itinerari, tracciati grazie a puntuali interventi che avevano coinvolto gran parte del complesso sistema dei Palazzi Vaticani, accompagnava il sovrano pontefice a spogliarsi progressivamente della sua natura umana per giungere alla basilica unicamente nella sua veste sacra. La regia di questo programma è da attribuire – anche su base documentaria - a Giovan Lorenzo Bernini. A Francesco Borromini si deve invece il modellato del portale della Cappella del Sacramento che, replicato identico all’interno dei Palazzi, contrassegnava, unificandoli, punti nodali dell’itinerario.
Bernini, Borromini e Pietro da Cortona : la Scala segreta dei Palazzi Vaticani
Curcio, Giovanna
2016-01-01
Abstract
Nel 1630 Urbano VIII si era fatto allestire nell’Appartamento pontificio del Palazzo Vecchio del Vaticano la Cappella Segreta nota come Cappella di Pietro da Cortona per la Pietà dipinta a olio dal pittore sulla parete dell’altare. La nuova cappella è il fulcro di un più vasto intervento promosso dal pontefice al fine di predisporre un duplice percorso privato (‘segreto’) tra i suoi appartamenti e la basilica di San Pietro. Nella cappella confluivano infatti due direttrici, una ‘temporale’ che collegava gli appartamenti di abitazione del pontefice e l’altra ‘spirituale’ che prendeva le mosse da un immacolato baldacchino/ciborio ricavato all’interno di un nuovo appartamento all’ultimo piano del Corridoio occidentale del Belvedere e destinato alla consacrazione degli Agnus dei. Un intricato sistema di ‘passetti’ e ‘scale segrete’ congiungeva i diversi livelli fino a raggiungere, con gli ultimi tratti, la cappella del Ss.mo Sacramento in San Pietro. Gli itinerari, tracciati grazie a puntuali interventi che avevano coinvolto gran parte del complesso sistema dei Palazzi Vaticani, accompagnava il sovrano pontefice a spogliarsi progressivamente della sua natura umana per giungere alla basilica unicamente nella sua veste sacra. La regia di questo programma è da attribuire – anche su base documentaria - a Giovan Lorenzo Bernini. A Francesco Borromini si deve invece il modellato del portale della Cappella del Sacramento che, replicato identico all’interno dei Palazzi, contrassegnava, unificandoli, punti nodali dell’itinerario.File | Dimensione | Formato | |
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