L’opera di Peter Eisenman si offre quale strumento preferenziale per una riflessione, oggi fondamentale, sulle radici culturali delle forme che usiamo nel progetto di architettura. La sua opera conduce a una doppia nascita, quella dell’architettura nella cultura ebraica, che non ne ha mai codificata una dall’epoca del Tempio. Nascita della simbologia nomadica-midrashica ebraica nell’architettura occidentale, simbolo per eccellenza dell’abitare come stare. Come episteme. La sovrapposizione di tutti gli scritti eisenmaniani rivela questa sostituzione che è costantemente dissimulata e che si configura come la dislocazione della metafisica occidentale attraverso la dimostrazione dell’inadeguatezza della metafisica greco-cristiana nei confronti della contemporaneità.
Peter Eisenman. House 11a
Pisciella, Susanna
2011-01-01
Abstract
L’opera di Peter Eisenman si offre quale strumento preferenziale per una riflessione, oggi fondamentale, sulle radici culturali delle forme che usiamo nel progetto di architettura. La sua opera conduce a una doppia nascita, quella dell’architettura nella cultura ebraica, che non ne ha mai codificata una dall’epoca del Tempio. Nascita della simbologia nomadica-midrashica ebraica nell’architettura occidentale, simbolo per eccellenza dell’abitare come stare. Come episteme. La sovrapposizione di tutti gli scritti eisenmaniani rivela questa sostituzione che è costantemente dissimulata e che si configura come la dislocazione della metafisica occidentale attraverso la dimostrazione dell’inadeguatezza della metafisica greco-cristiana nei confronti della contemporaneità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.