Nel pensiero di René Descartes (1596-1650) la radiazione luminosa viene assimilata ad un moto che raggiunge istantaneo e potente il nostro sistema visivo «nello stesso modo in cui il movimento o la resistenza dei corpi, che incontra un cieco, si trasmetterebbe alla sua mano attraverso il bastone» (Descartes 1983). Visione e cecità dunque sono avvicinate in questo orizzonte gnoseologico attraverso una nozione fisica e corporea dello sguardo, in cui sembra necessario chiudere gli occhi per vedere meglio e in modo certificato, a meno di non incorrere nella follia dello sguardo. I giochi anamorfici, catottrici e diottrici del padre Minimo Jean-François Niceron (1313-1636) sembrano assecondare questa interpretazione della vista come “un pensiero che decifra rigorosamente i segni del corpo” (Merleau- Ponty 1989: 33) in cui la follia è espunta e al suo posto compare un’immagine frutto di creazione artistica, palesemente artefatta, che dunque rende esplicite, nel suo farsi e mostrasi, le strutture retoriche e scientifiche che la sostengono.

Luce Cartesiana e follia del vedere

De Rosa, Agostino
2018-01-01

Abstract

Nel pensiero di René Descartes (1596-1650) la radiazione luminosa viene assimilata ad un moto che raggiunge istantaneo e potente il nostro sistema visivo «nello stesso modo in cui il movimento o la resistenza dei corpi, che incontra un cieco, si trasmetterebbe alla sua mano attraverso il bastone» (Descartes 1983). Visione e cecità dunque sono avvicinate in questo orizzonte gnoseologico attraverso una nozione fisica e corporea dello sguardo, in cui sembra necessario chiudere gli occhi per vedere meglio e in modo certificato, a meno di non incorrere nella follia dello sguardo. I giochi anamorfici, catottrici e diottrici del padre Minimo Jean-François Niceron (1313-1636) sembrano assecondare questa interpretazione della vista come “un pensiero che decifra rigorosamente i segni del corpo” (Merleau- Ponty 1989: 33) in cui la follia è espunta e al suo posto compare un’immagine frutto di creazione artistica, palesemente artefatta, che dunque rende esplicite, nel suo farsi e mostrasi, le strutture retoriche e scientifiche che la sostengono.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
De Rosa-La Luce_72dpi.pdf

non disponibili

Tipologia: Versione Editoriale
Licenza: Accesso ristretto
Dimensione 466.7 kB
Formato Adobe PDF
466.7 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/274697
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact