Quali meccanismi che sovraintendono al processo mnemonico, quello stesso processo su cui si basano ‘le storie’, anche quella delle immagini? Risale al 1885 un disegno di Sigmund Freud (1856-1939) in cui lo psicanalista tenta di graficizzare il meccanismo neurologico che presiede alla rimozione dei ricordi indesiderati; è innegabile che una simile illustrazione racchiuda una complessità di significati che va anzitutto riferita al non trascurabile peso che invece l’emersione mnemonica del trauma, secondo Freud, gioca nella soluzione del proprio handicap emotivo, della propria patologia psichica. Tuttavia una sua prima analisi suggerisce un’ulteriore duplice riflessione: anzitutto quella relativa al paradossale compito che qui il disegno assume all’interno della sua funzione didascalica, vale a dire che Freud fissa nella sua e nella nostra memoria – attraverso le linee tracciate dal suo lapis - l’atto della dimenticanza: in altri termini, disegna/ ricorda come si dimentica. Inoltre è significativo – verrebbe da dire, è freudiano – che lo psicanalista ricorra per fare ciò al disegno, in particolare impiegando uno stile grafico memore di certe incisioni preistoriche o di culture aborigene.
Fluctuat nec mergitur: rappresentazione come esercizio mnemonico
De Rosa, Agostino
2018-01-01
Abstract
Quali meccanismi che sovraintendono al processo mnemonico, quello stesso processo su cui si basano ‘le storie’, anche quella delle immagini? Risale al 1885 un disegno di Sigmund Freud (1856-1939) in cui lo psicanalista tenta di graficizzare il meccanismo neurologico che presiede alla rimozione dei ricordi indesiderati; è innegabile che una simile illustrazione racchiuda una complessità di significati che va anzitutto riferita al non trascurabile peso che invece l’emersione mnemonica del trauma, secondo Freud, gioca nella soluzione del proprio handicap emotivo, della propria patologia psichica. Tuttavia una sua prima analisi suggerisce un’ulteriore duplice riflessione: anzitutto quella relativa al paradossale compito che qui il disegno assume all’interno della sua funzione didascalica, vale a dire che Freud fissa nella sua e nella nostra memoria – attraverso le linee tracciate dal suo lapis - l’atto della dimenticanza: in altri termini, disegna/ ricorda come si dimentica. Inoltre è significativo – verrebbe da dire, è freudiano – che lo psicanalista ricorra per fare ciò al disegno, in particolare impiegando uno stile grafico memore di certe incisioni preistoriche o di culture aborigene.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Utilità e danno della storia_De Rosa light.pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Versione Editoriale
Licenza:
Accesso ristretto
Dimensione
1.46 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.46 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.