Sorto sui resti dei celebri Horti Luculliani, il complesso Conventuale di Trinità dei Monti e l’annessa chiesa della SS. Trinità dei Monti, si collocano su uno dei luoghi più panoramici e spettacolari di Roma. L’area su cui insite, originariamente dedicata a vigneti, fu acquistata nel 1494 dal Re di Francia Carlo VIII (1470 – 1498) perché su di essa venisse edificato il luogo in cui sarebbero stati ospitati i confratelli dell’Ordine religioso dei Minimi, fondata da San Francesco di Paola (1416-1507). I lavori di edificazione si protrassero per quasi tutto il Cinquecento. Il nucleo originario della chiesa, realizzato in stile gotico, vide la collaborazione di Annibale Lippi (-XVI secolo) e Gregorio Caronica (?-1591), quest’ultimo allievo di Giacomo Della Porta (1532 – 1602). A seguito del sacco di Roma (1527), la piccola porzione dell’edificio destinata a scopi residenziali, fu ampliata durante i lavori di restauro e, a partire dal 1530, le aree agricole limitrofe alla chiesa furono interessate all’edificazione del complesso conventuale: al 1550 risale il chiostro con volte a crociera, decorato dai ritratti dei Re di Francia, dei cardinali riuniti a conclave quello stesso anno, ma anche dagli episodi della vita del Santo fondatore. L’edificazione delle celle e di buona parte degli ambienti di servizio che ancora oggi possiamo ammirare, fu completata solo nel secolo successivo, tra il 1617 e il 1622 grazie all’opera di Bartolomeo Breccioli (XVII secolo – 1637). Alla fine del XVIII secolo, il Convento fu occupato dalle truppe napoleoniche francesi, subendo gravi danneggiamenti sia alle strutture che alle opere decorative in esse contenute. Restaurata nel 1826 da dall'architetto François-Charles Mazois (1783-1826), sotto il patronato di Luigi XVIII (1755 –1824), il Convento ha ospitato, a partire dal 1828, dopo l’abbandono dei frati Minimi, le Suore dell'Istituto del Sacro Cuore, congregazione fondata da Santa Madeleine Sophie Barat (1779 – 1865), alle quali deve farsi risalire il plesso scolastico ancora attivo al suo interno. Più recentemente, la gestione del Convento, ricadente nelle proprietà dei Pii Stabilimenti di Francia a Roma e Loreto, sotto la supervisione dell'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, è stata affidata nel 2006, alle Fraternità Monastiche di Gerusalemme, fondate da Padre Pierre-Marie Delfieux nel 1975, e dal 2016 ad oggi, alla Comunità dell'Emmanuel, fondata da Pierre Goursat (1914-1991).

Complesso conventuale della Ss.Trinità dei Monti

Agostino De Rosa
2019-01-01

Abstract

Sorto sui resti dei celebri Horti Luculliani, il complesso Conventuale di Trinità dei Monti e l’annessa chiesa della SS. Trinità dei Monti, si collocano su uno dei luoghi più panoramici e spettacolari di Roma. L’area su cui insite, originariamente dedicata a vigneti, fu acquistata nel 1494 dal Re di Francia Carlo VIII (1470 – 1498) perché su di essa venisse edificato il luogo in cui sarebbero stati ospitati i confratelli dell’Ordine religioso dei Minimi, fondata da San Francesco di Paola (1416-1507). I lavori di edificazione si protrassero per quasi tutto il Cinquecento. Il nucleo originario della chiesa, realizzato in stile gotico, vide la collaborazione di Annibale Lippi (-XVI secolo) e Gregorio Caronica (?-1591), quest’ultimo allievo di Giacomo Della Porta (1532 – 1602). A seguito del sacco di Roma (1527), la piccola porzione dell’edificio destinata a scopi residenziali, fu ampliata durante i lavori di restauro e, a partire dal 1530, le aree agricole limitrofe alla chiesa furono interessate all’edificazione del complesso conventuale: al 1550 risale il chiostro con volte a crociera, decorato dai ritratti dei Re di Francia, dei cardinali riuniti a conclave quello stesso anno, ma anche dagli episodi della vita del Santo fondatore. L’edificazione delle celle e di buona parte degli ambienti di servizio che ancora oggi possiamo ammirare, fu completata solo nel secolo successivo, tra il 1617 e il 1622 grazie all’opera di Bartolomeo Breccioli (XVII secolo – 1637). Alla fine del XVIII secolo, il Convento fu occupato dalle truppe napoleoniche francesi, subendo gravi danneggiamenti sia alle strutture che alle opere decorative in esse contenute. Restaurata nel 1826 da dall'architetto François-Charles Mazois (1783-1826), sotto il patronato di Luigi XVIII (1755 –1824), il Convento ha ospitato, a partire dal 1828, dopo l’abbandono dei frati Minimi, le Suore dell'Istituto del Sacro Cuore, congregazione fondata da Santa Madeleine Sophie Barat (1779 – 1865), alle quali deve farsi risalire il plesso scolastico ancora attivo al suo interno. Più recentemente, la gestione del Convento, ricadente nelle proprietà dei Pii Stabilimenti di Francia a Roma e Loreto, sotto la supervisione dell'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, è stata affidata nel 2006, alle Fraternità Monastiche di Gerusalemme, fondate da Padre Pierre-Marie Delfieux nel 1975, e dal 2016 ad oggi, alla Comunità dell'Emmanuel, fondata da Pierre Goursat (1914-1991).
2019
978-88-255-2455-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/276724
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