I risultati del lavoro, svolto grazie a un assegno di ricerca DACC in Tecnologia dell’Architettura dall’ottobre 2013 al settembre 2014, permettono di valutare il successo della progettazione (e della realizzazione) dell’esempio “più verde” di architettura alta che l’Italia conosca. Si noti che la ricerca è stata ben più incisiva (e “ricca”) di quanto inizialmente previsto grazie a un extra-finanziamento ottenuto vincendo il premio “Ctbuh 2013 International Research Seed Funding” con una proposta intitolata Vertical Densification of Nature: Monitoring Resarch of the Bosco Verticale in Milan – Italy. In realtà la ricerca, fortemente pluridisciplinare, che è stata svolta e ha avuto dignità di pubblicazione, ha un respiro ben maggiore dell’esame di una singola architettura perché verte sull’integrazione dei sistemi a verde negli edifici alti. Si tratta, nello specifico, di sistemi naturali, a confronto con quelli artificiali, che integrano la vegetazione agli elementi tecnici, in particolare di copertura e facciata. L’assegnista ha scelto un caso di studio eccezionale: il cosiddetto Bosco Verticale, ossia le due torri realizzate a Milano, nel nuovo quartiere Garibaldi-Porta Nuova-Varesine, la cui innovazione ha spinto il Ctbuh-Council on Tall Buildings and Urban Habitat a conferire all’intervento il premio come “Best Tall Building Award 2015” (la prima volta per un’opera di architettura italiana). Si noti che la ricerca ha avuto luogo nelle fasi finali della costruzione, questo ha permesso di condurre un monitoraggio scientifico della vegetazione attraverso rilevatori, test in laboratorio e test sul campo (sulle facciate delle due torri) in collaborazione con un agronomo-ricercatore, Massimo Valagussa (Fondazione Minoprio). Questo capitolo sintetizza la ricerca svolta. Aldo Norsa

Il bosco verticale a Milano : una ricerca su due torri che hanno fatto storia

Norsa, Aldo;Giacomello, Elena
2019-01-01

Abstract

I risultati del lavoro, svolto grazie a un assegno di ricerca DACC in Tecnologia dell’Architettura dall’ottobre 2013 al settembre 2014, permettono di valutare il successo della progettazione (e della realizzazione) dell’esempio “più verde” di architettura alta che l’Italia conosca. Si noti che la ricerca è stata ben più incisiva (e “ricca”) di quanto inizialmente previsto grazie a un extra-finanziamento ottenuto vincendo il premio “Ctbuh 2013 International Research Seed Funding” con una proposta intitolata Vertical Densification of Nature: Monitoring Resarch of the Bosco Verticale in Milan – Italy. In realtà la ricerca, fortemente pluridisciplinare, che è stata svolta e ha avuto dignità di pubblicazione, ha un respiro ben maggiore dell’esame di una singola architettura perché verte sull’integrazione dei sistemi a verde negli edifici alti. Si tratta, nello specifico, di sistemi naturali, a confronto con quelli artificiali, che integrano la vegetazione agli elementi tecnici, in particolare di copertura e facciata. L’assegnista ha scelto un caso di studio eccezionale: il cosiddetto Bosco Verticale, ossia le due torri realizzate a Milano, nel nuovo quartiere Garibaldi-Porta Nuova-Varesine, la cui innovazione ha spinto il Ctbuh-Council on Tall Buildings and Urban Habitat a conferire all’intervento il premio come “Best Tall Building Award 2015” (la prima volta per un’opera di architettura italiana). Si noti che la ricerca ha avuto luogo nelle fasi finali della costruzione, questo ha permesso di condurre un monitoraggio scientifico della vegetazione attraverso rilevatori, test in laboratorio e test sul campo (sulle facciate delle due torri) in collaborazione con un agronomo-ricercatore, Massimo Valagussa (Fondazione Minoprio). Questo capitolo sintetizza la ricerca svolta. Aldo Norsa
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