Quello di Richard Meier è il progetto migliore per il Museo dell'Ara Pacis? Di certo ha il pregio incommensurabile di non risanare alcunchè. Anzi, è una sorta di batterio che scatena reazioni e controreazioni, e il sangue torna a circolare. Avveduto e ironico - forse inconsapevolmente - Meier, nel riprostinare l'asse viario di Ripetta, stravolge anche vedute, prospettive, percorsi. Il suo bianco, globalizzato edificio si è incagliato tra i travertini dell'antico porto e tra i monumenti della novecentesca Roma imperiale, ma non è uno scheletro: quasi come una nave squarciata sul fondo del mare, di giorno in giorno contamina con nuove forme vitali una riva mitica, ma non per questo necessariamente desolata e che, a sua volta, non potrà che invadere e stravolgere, assimilandolo, il corpo estraneo che sembra averla riportata alla vita. Sempre che futuri "abbellimenti" non producano nuovi nefasti risanamenti.
Scheletri e batteri
CURCIO, GIOVANNA
2007-01-01
Abstract
Quello di Richard Meier è il progetto migliore per il Museo dell'Ara Pacis? Di certo ha il pregio incommensurabile di non risanare alcunchè. Anzi, è una sorta di batterio che scatena reazioni e controreazioni, e il sangue torna a circolare. Avveduto e ironico - forse inconsapevolmente - Meier, nel riprostinare l'asse viario di Ripetta, stravolge anche vedute, prospettive, percorsi. Il suo bianco, globalizzato edificio si è incagliato tra i travertini dell'antico porto e tra i monumenti della novecentesca Roma imperiale, ma non è uno scheletro: quasi come una nave squarciata sul fondo del mare, di giorno in giorno contamina con nuove forme vitali una riva mitica, ma non per questo necessariamente desolata e che, a sua volta, non potrà che invadere e stravolgere, assimilandolo, il corpo estraneo che sembra averla riportata alla vita. Sempre che futuri "abbellimenti" non producano nuovi nefasti risanamenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.