Tra i progetti non realizzati di Francesco Borromini (1599-1667) di particolare interesse è quello relativo a Villa Doria Pamphilj (1646 circa), concepita quale futura dimora del cardinale Camillo Pamphilj, nipote dell’allora Papa Innocenzo X. Il progetto borrominiano è accompagnato da un promemoria redatto da Emmanuel Maignan (1601-1676), Padre afferente all’Ordine dei Minimi, vissuto per alcuni anni presso il Convento di SS. Trinità dei Monti a Roma. Il manoscritto di Padre Maignan elenca una serie di meraviglie scientifiche concepite per adornare la villa e il giardino circostante, tali giochi testimoniano il profondo interesse, in epoca barocca per gli studi relativi all’ottica, alla gnomonica, alla pneumatica, all’acustica e al magnetismo. La tesi di dottorato ipotizza una ricostruzione in ambito digitale della villa e dei giochi scientifici in essa contenuti, tenendo conto della poetica compositiva borrominiana e degli apporti matematici offerti da Emmanuel Maignan. Alla luce del clima filosofico e culturale che animò la produzione architettonica della Roma del XVII secolo, l’indagine toccherà a più riprese il pensiero di René Descartes (1596-1650), figura chiave nel contesto europeo di quegli anni, impegnato nella divulgazione di un nuovo metodo conoscitivo, dal quale emergono i profondi legami con la scienza della rappresentazione.
The conception of Villa Doria Pamphilj (ca. 1646) by Francesco Borromini (1599-1667) can be considered one of his most intriguing unbuilt projects. At the time this dwelling was specifically conceived to host the Cardinal Camilo Pamphilj, nephew of Pope Innocenzo X. This project by Borromini is combined with a memorandum written by Emmanuel Maignan (1601-1676) who was Father of the Minim Order and lived in the Convent of SS. Trinità dei Monti in Rome for a period. This handwritten by Father Maignan features a series of scientific wonders which were conceived to adorn Pamphilj’s villa and the sorrounding gardens; these games represent the in-depth interest which aroused the study of optics, gnomonics, pneumatics, acustics and magnetism in the Baroque era. My Phd. thesis speculates about the digital recostruction of this villa and the scientific games matching the typical Borromini’s poetic composition with the mathematic elements added by Emmanuel Maignan. Due to the particular philosophical and cultural atmosphere which inspired architecture in 18th century Rome, this research will develop the topic of René Descartes’ thought (1596-1650) - a key personality in the European context of that time. In fact several interesting connections with the science of the representation arise from Descartes’effort to develop and spread a new method of inquiry.
Emmanuel Maignan e Francesco Borromini : il progetto di una villa scientifica nella Roma barocca del 17. secolo / Bortot, Alessio. - (2016 Mar 29).
Emmanuel Maignan e Francesco Borromini : il progetto di una villa scientifica nella Roma barocca del 17. secolo
BORTOT, ALESSIO
2016-03-29
Abstract
Tra i progetti non realizzati di Francesco Borromini (1599-1667) di particolare interesse è quello relativo a Villa Doria Pamphilj (1646 circa), concepita quale futura dimora del cardinale Camillo Pamphilj, nipote dell’allora Papa Innocenzo X. Il progetto borrominiano è accompagnato da un promemoria redatto da Emmanuel Maignan (1601-1676), Padre afferente all’Ordine dei Minimi, vissuto per alcuni anni presso il Convento di SS. Trinità dei Monti a Roma. Il manoscritto di Padre Maignan elenca una serie di meraviglie scientifiche concepite per adornare la villa e il giardino circostante, tali giochi testimoniano il profondo interesse, in epoca barocca per gli studi relativi all’ottica, alla gnomonica, alla pneumatica, all’acustica e al magnetismo. La tesi di dottorato ipotizza una ricostruzione in ambito digitale della villa e dei giochi scientifici in essa contenuti, tenendo conto della poetica compositiva borrominiana e degli apporti matematici offerti da Emmanuel Maignan. Alla luce del clima filosofico e culturale che animò la produzione architettonica della Roma del XVII secolo, l’indagine toccherà a più riprese il pensiero di René Descartes (1596-1650), figura chiave nel contesto europeo di quegli anni, impegnato nella divulgazione di un nuovo metodo conoscitivo, dal quale emergono i profondi legami con la scienza della rappresentazione.File | Dimensione | Formato | |
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